Pesanti anche Terna (-2,6%), Campari (-2,6%) e Ferragamo (-2,5%). Guidano i ribassi Fca (-3%), Leonardo (-2,9%), Unicredit (-2,7%), Snam (-2,7%) e Stm (-2,7%). Avvio di seduta pesante per Milano con il Ftse Mib che cede l'1,8% dopo le prime contrattazioni, in scia all'andamento delle Borse asiatiche e di quelle europee, piegate dai timori sull'avanzata del coronavirus. Banco Bpm cede il 2,6% e Ubi il 2,2% dopo lo stop scontato ai dividendi, dettato dalla raccomandazione della Bce.
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Piazza Affari è appesantita dall'andamento delle banche e dai titoli legati al petrolio con il calo del prezzo del greggio. - MILANO, 3 APR - La Borsa di Milano peggiora con il Ftse Mib che cede l'1,6% a 16.653 punti. In rosso Mediobanca (-2,8%), Poste (-2,1%), Intesa (-2%), Unicredit (-1,9%), Unipol (-1,5%). Male anche Eni (-2,8%) e Snam (-2,7%).
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La Borsa di Milano scivola ancora, in linea con gli altri listini europei. Il Ftse Mib cede il 3,2% a 16.548 punti. In fondo al listino Exor (-8,4%). Pirelli sospesa in asta di volatilità con un calo teorico del 6,3%.
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Male anche Eni (-2,8%) e Snam (-2,7%). Piazza Affari è appesantita dall’andamento delle banche e dai titoli legati al petrolio con il calo del prezzo del greggio. – La Borsa di Milano peggiora con il Ftse Mib che cede l’1,6% a 16.653 punti. In rosso Mediobanca (-2,8%), Poste (-2,1%), Intesa (-2%), Unicredit (-1,9%), Unipol (-1,5%).
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La moneta unica perde lo 0,09% a 1,1021 dollari mentre guadagna lo 0,28% rispetto allo yen a 118,30. Petrolio poco mosso: il Brent del Mare del Nord ha perso lo 0,1% portandosi a 22,74 dollari al barile. Giù anche Londra che cede il 3,24% con il Ftse 100 a 5.492 punti. Pesante anche Piazza Affari: a Milano l’indice Ftse Mib ha iniziato le contrattazioni in ribasso del 2,64% a 16.600 punti. A Milano giù 39 titoli su 40: corre solo Pirelli, dopo l’ingresso di Brembo e del miliardario cinese Niu nel…
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Entrambe le banche hanno rinviato a dopo il 1° ottobre ogni eventuale decisione in merito alle remunerazioni degli azionisti. Le principali borse europee e i maggiori indici di Borsa Italiana hanno terminato in forte ribasso la prima giornata del secondo trimestre 2020. Ancora vendite sulle banche, che stanno via via recependo l'indicazione della BCE di non distribuire cedole. In difficoltà le banche.
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. (Teleborsa) - Brilla Atlantia fra i titoli a grande capitalizzazione, aggiungendo un guadagno del 4,72% a quello incamerato la vigilia (+7,3%). Possibile a questo punto un rallentamento della discesa in avvicinamento a 11,18 Euro. Sul titolo giocano a favore lerelative alla possibile, non confermata, di una, fino a scendere al di sotto della soglia di maggioranza. Possibile, secondo i rumors, anche un accordo con il governo che prevede ildi euro e la, mantenendo l'annunciato piano di investimenti.
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Indicazioni importanti sull’impatto del virus arriveranno oggi, con la lettura finale dell’indice Pmi manifatturiero a marzo di Germania, Francia, Italia, Eurozona e Gran Bretagna. Sempre ieri il miliardario cinese Niu Yishun avrebbe comprato a termine (2023) il 5% di Pirelli da ChemChina. Mercati reduci da un trimestre record in negativo. Ieri si concluso un trimestre disastroso per l’azionario globale.
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Borsa Milano, chiusura al rialzo. La seconda riguarda l’indice maggiore di Piazza Affari, che è riuscito a mantenersi sopra l’importante soglia dei 16mila punti. Borsa Milano, chiusura al rialzo. Ma Piazza Affari non convince. Sono due le buone notizie che arrivano nella penultima seduta della settimana. Il ruolo dei petroliferi nel rialzo. Borsa Milano, chiusura al rialzo.
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