Per migliorare l'efficienza dei sistemi di intelligenza artificiale i ricercatori stanno sfruttando gli organoidi cerebrali, piccoli cervelli creati in laboratorio grazie alla coltivazione di cellule staminaliLeggi
Si chiama DeepSouth il primo supercomputer in grado di simulare reti di connessione simili al cervello umano utilizzando un sistema neuromorfico che imita i processi biologici. Messo a punto dal Centro internazionale per i sistemi neuromorfici (ICNS) della Western Sydney University utilizza un hardware dedicato per emulare in modo efficiente grandi reti di neuroni, grazie ai 228 trilioni di operazioni sinaptiche al secondo è in grado di competere con la velocità stimata del cervello…
Leggi
Nei prossimi anni la potenza di calcolo dell'intelligenza artificiale raggiungerà e supererà le capacità del cervello umano, consumando una frazione dell'energia necessaria ai supercomputer tradizionali. E il primo supercomputer neuromorfico del mondo potrebbe dare l'accelerata finale al processo. Si chiama DeepSouth, viene sviluppato dall'Università di Sydney e una squadra di ricercatori è sul punto di completarlo.
Leggi
Un nuovo prodotto della bioinformatica più avanzata, si tratta di Brainoware, biomacchina che lavora come tutti gli altri computer. Smirnova (Johns Hopkins University): “Questa ricerca genererà intuizioni fondamentali sui meccanismi di apprendimento, sullo sviluppo neurale e sulle implicazioni cognitive delle malattie neurodegenerative". LA RICERCA PUBBLICATA SU NATURE ELECTRONICS Ecco l’organoide Brainoware Assemblati in un organoide, le cellule nervose e i chip elettronici iniziano ad interagire, dando vita a…
Leggi
Una nuova ricerca, documentata su Nature, presenta dettagliatamente un biocomputer ibrido che unisce tessuto cerebrale umano coltivato in laboratorio con circuiti convenzionali e intelligenza artificiale. Chiamato affettuosamente Brainoware, il sistema ha dimostrato un'accuratezza del 78% nell'identificare le voci umane, aprendo la strada a possibili futuri microchip di silicio interconnessi con neuroniLeggi
Questa settimana Nature ha pubblicato uno studio riguardante un sistema informatico ibrido costituito da hardware elettronico e un organoide cerebrale. Il sistema sarebbe in grado di eseguire compiti come il riconoscimento vocale e risolvere equazioni matematiche complesse. Questa ricerca evidenzia un approccio che potenzialmente consente di superare alcuni dei limiti dell’hardware informatico odierno.
Leggi
Negli ultimi anni, la crescente avanzata dell’intelligenza artificiale, con modelli di machine learning e reti neurali artificiali sempre più sofisticati, ha portato ad una rapida crescita nella richiesta di potenza di calcolo. Tuttavia, questo aumento di complessità nei modelli ha evidenziato una sfida importante: l’efficienza energetica e le prestazioni dell’hardware di calcolo tradizionale non riescono a tenere il passo.
Leggi