Ha anche confermato che reinvestirà proventi dei titoli giunti a scadenza in questo programma «almeno sino alla fine del 2022». «La Bce c'è stata nella prima ondata e ci sarà nella seconda». Alla Bce «non sappiamo» se l'economia dell'area euro accuserà una contrazione nel quarto trimestre, al momento «è molto difficile fare previsioni. Infine, il Consiglio direttivo della Bce ribadisce l'intenzione di fornire abbondante liquidità al sistema, tramite rifinaiziamenti ultra agevolati alle banche.
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Sotto monitoraggio il tasso di cambio, anche se la Bce non ritiene che questa sia attualmente la questione più urgente. Più in linea l'attesa sul lungo termine, invece, inflazione all'1,7%. Più a lungo termine una crescita più sommessa all'1,4%. Il fatto che il sondaggio possa risultare in qualche modo già "vecchio" è indice di quanto velocemente si sviluppa questa crisi. In leggero miglioramento le aspettative sull'economia di economisti e esperti del…
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Un dato è chiaro: la politica monetaria dovrà essere “ricalibrata”, su questa necessità “ci sono pochi dubbi”, ha detto Lagarde. Le nuove misure dipenderanno comunque dall’andamento della seconda ondata di contagio, dell’impatto delle misure di contenimento e dalle politiche fiscali dei governi. “Questa è la frase chiave”, ha detto Lagarde rileggendo ed enfatizzando in conferenza stampa il passaggio del comunicato in cui si parla appunto di “ricalibrare” il suo arsenale monetario.
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La giornata dei mercati 29 ottobre 2020. Chiusura contrastata per le Borse europee, dopo i forti cali della vigilia. Scenario che però apre la strada a nuovi interventi della Bce a dicembre. Milano ha terminato le contrattazioni giù dello 0,14% Del resto la numero uno della Bce, Christine Lagarde, ha parlato chiaro nel giorno della riunione del Consiglio direttivo dell'istituto centrale, preannunciando non solamente un «novembre molto negativo», ma anche «un significativo indebolimento delle attività economiche nell'ultimo trimestre dell'anno».
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Anche se poi succederà nulla, è la forward guidance a comandare. Bisogna abbattere il cigno nero prima che prenda il volo iniziando a dissuaderlo con dei colpi sparati in aria (forward guidance) e se poi sarà necessario, si farà di più. Non importa nel concreto agire, ma dare l’impressione di essere pronti e disponibili ad aperture che anni fa non si potevano nemmeno immaginare. E poi ci sarà poi da gestire il rovescio della medaglia, ovvero l’immane debito che si è venuto a creare.
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Ma la banca centrale assicura ai singoli governi i mezzi per continuare a indebitarsi senza risparmio. L’eccezione, infine, riguarda le banche: molte subiranno duri colpi, ma per loro la strada dei salvataggi pubblici sembra restare in salita. Ieri i 25 componenti del Consiglio direttivo erano unanimi sul fatto che, di fronte alla seconda ondata di recessione da pandemia, la Bce qualcosa dovrà pur decidere.
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Per contro, la BCE acquisterebbe titoli di stato per un controvalore di 460 miliardi, cioè per 55 in più rispetto alle emissioni nette a medio-lungo termine. La BCE medita di rivedere la sua strategia sugli acquisti di corporate bond. Cosa accadrebbe se la BCE non potenziasse i suoi programmi monetari? Il governatore della BCE, Christine Lagarde, alla conferenza stampa di ieri successiva al board ha parlato di “forte frenata” dell’economia nell’Eurozona nel quarto trimestre.
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– La BCE potrebbe anticipare e concentrare gli acquisti in un periodo breve – se occorre. – Per le decisioni non occorrerà unanimità. IN SINTESI Ancora incertezza sul calo del Pil nel quarto trimestre. L’inflazione rimarrà negativa fino agli inizi del 2021. ACTION. il 10 di dicembre, quando la BCE valuterà nuove stime su crescita ed inflazione oltre alla dinamica del cambio, ci saranno sicuramente decisioni.
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Il Consiglio direttivo della Banca centrale europea, in linea con le attese degli analisti, ha deciso di mantenere invariata la sua politica monetaria. Non è ancora chiaro su quali strumenti sarà più probabile un intervento del Consiglio direttivo. I dati sulla crescita economica del terzo trimestre potrebbero essere migliori del previsto, ma è quasi certo che il quarto trimestre sarà inferiore alle previsioni, con un novembre “molto negativo”, ha affermato Lagarde.
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Bce, Lagarde: un novembre “molto negativo”. Lo abbiamo fatto in passato: abbiamo risposto alla prima ondata che ha colpito le economie dell’area euro in modo molto pronto, molto appropriato, qualcuno potrebbe dire in modo molto pesante. In questo contesto, la Bce di Lagarde non rimane certo con le mani in mano. Siamo cautamente ottimisti, soprattutto perché la BCE ha dimostrato che può agire velocemente quando le condizioni…
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Oggi il calcio, per quanto sta accadendo, deve mettersi imprescindibilmente attorno ad un tavolo, spogliandosi dei propri egoismi e velleità. “Tutto ciò è tanto attuale, proprio nel momento in cui ai calciatori provengono continue richieste di assunzione di responsabilità, flessibilità e sacrificio. Sarà in questo caso l'Aic ad attendere quanto dovuto dal Fondo di Garanzia. Occorre coinvolgere e supportare questa categoria nel percorso che li vede sempre più impegnati nel…
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Il settore bancario dell’eurozona, infatti, ha timidamente girato in verde dopo la conferenza stampa di Christine Lagarde. Ma il mercato nell’era della Banche centrali è anche questo, un kafkiano e quotidiano oltraggio al buonsenso. Perché la BCE si trova a dover tifare per il Covid. Paradossalmente, però, l’intero castello si regge su un paradossale equivoco di fondo: la Bce deve sperare in sempre più lockdown, in un sempre più rapido deterioramento delle prospettive macro.
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“La risalita dei contagi presenta nuove sfide ai sistemi sanitari e alle prospettive di crescita” dell’economia europea. Saranno le nuove macroeconomie della Bce, a dicembre, a consentire “una approfondita rivalutazione delle prospettive economiche”. Su queste, “il Consiglio direttivo ricalibrerà adeguatamente i suoi strumenti per rispondere alla situazione che si sta delineando”. Secondo Lagarde, anche alla luce della situazione, “la ripresa sta perdendo slancio più rapidamente…
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Ma dalla lettura del comunicato appare evidente che a Francoforte sono pienamente consapevoli che quella cifra rischia di non bastare più. Insomma, per il momento prevale una preoccupata attesa per poi agire a dicembre sulla base delle previsioni aggiornate. La seconda ondata della pandemia si è abbattuta sulla ripresa e i lockdown imposti in molti Paesi hanno di fatto reso obsolete tutte le precedenti previsioni.
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"Non è deflazione, è disinflazione", provocata da fattori multipli e da un quadro offuscato pesantemente dalla peggiore pandemia del secolo. - Sono stati tre, stavolta, i messaggi più rilevanti di Christine Lagarde . Ma la numero uno dei guardiani dell'euro esclude spirali deflazionistiche, ossia effetti da 'profezia che si autoavvera' scatenati da aspettative negative. Ora, però, urge "l'implementazione, l'attuazione" di quei…
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Situazione del traffico. Farmacie di turno. particolato 10 micron Valore nella norma. Stima della qualità dell'aria. medi di attesa. Ricevi via email tutte le news e gli aggiornamenti. Ricevi via email tutte le news e gli aggiornamenti. di Franca Giansoldati. di Mario Ajello. Sollievo per le scuole calcio. di Stefano Pettinari. IL MESSAGGERO PER I LETTORI. GIORNALE CARTACEO Abbonamenti, Arretrati, Prezzi per l'estero, Consegna a domicilio.
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14:36 - BCE prosegue con il PEPP. La BCE proseguirà con il PEPP in maniera flessibile almeno fino a giugno 2021. Sulla base di questa valutazione aggiornata, il Consiglio direttivo ricalibrerà i suoi strumenti, ove necessario, per rispondere alla situazione in corso". Di seguito gli aggiornamenti in tempo reale sulla riunione della BCE e la conferenza stampa di Lagarde. Ciò consente al Consiglio direttivo di evitare in modo efficace i rischi per la trasmissione regolare della…
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Per ora la dotazione del programma di acquisto di titoli pandemico resta pari a 1.350 miliardi di euro. “Lo abbiamo dimostrato chiaramente nella prima ondata, possiamo realizzare nuovi strumenti, rivederli e ricalibrarli e lo abbiamo fatto”. Tra due mesi il direttivo valuterà l'andamento dell'attività economica ma anche "le prospettive di lancio dei vaccini". La dotazione complessiva del Pepp dunque resta per ora pari a 1.350 miliardi di euro.
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