Richieste di integrazione documentale per il ponte sullo Stretto

Il ministero dell'Ambiente ha richiesto alla società concessionaria per la realizzazione del collegamento stabile fra la Sicilia e la Calabria, la Stretto di Messina Spa, un elenco di integrazione documentali. Questa richiesta è stata avanzata in seguito all'avvio della conferenza dei servizi al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per l'istruttoria del Ponte sullo Stretto.

Richieste del ministero dell'Ambiente

Nell'ambito della valutazione del progetto del ponte sullo Stretto di Messina, il ministero dell'Ambiente e della sicurezza energetica ha richiesto 239 integrazioni di documenti. Di queste, 155 sono integrazioni per la Valutazione di impatto ambientale, mentre 66 sono state richieste per la Valutazione di incidenza. Quest'ultima verifica le conseguenze di un'opera sui siti Natura 2000, cioè i siti protetti di interesse dell'Unione europea.

Avvio della fase istruttoria

"Dopo la presentazione del progetto, si è avviata la vera e propria fase istruttoria, ai sensi dell'art. 3, comma 4, del Decreto-Legge 35/2023, prodromica all'approvazione del progetto definitivo da parte del Cipess e volta all'acquisizione delle prime osservazioni da parte degli enti e delle amministrazioni partecipanti", ha fatto sapere il Mit.

Risposta dei comuni

I comuni hanno presentato alcune osservazioni che il ministero dell'Ambiente ha ritenuto fondate, motivo per cui ha richiesto l'integrazione documentale. La società Stretto di Messina Spa dovrà quindi rispondere a queste richieste per procedere con il progetto del ponte sullo Stretto.

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