Un colosso automobilistico potrebbe spostare una parte della sua produzione in Italia, togliendo il monopolio a Stellantis Le case automobilistiche cinese potrebbero presto aumentare la loro presenza sul continente europeo con i loro modelli low cost ed estremamente accattivanti. Ciò che attira maggiormente gli automobilisti è senza dubbio l’ottimo rapporto qualità/prezzo, che è solitamente presente in quasi tutti i veicoli cinesi.
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Grandi manovre in Italia sull’auto cinese. Come anticipato dal Giornale, il numero uno di Chery, Yin Tongyue, ha fatto tappa nel nostro Paese dove ha incontrato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. Al centro del contatto diretto, che sarebbe avvenuto a Milano, la possibilità che il colosso di Wuhu, nella provincia di Anhui, apra uno stabilimento in Italia. Sono tre i marchi, specializzati nella produzione di Suv, sui quali Chery punta per l’Europa: Omoda, Jaecoo ed Exlantis.
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Alla firma per il nuovo stabilimento automobilistico presente il premier Sanchez La collaborazione tra l’azienda catalana Ebro e il gruppo automobilistico cinese Chery per riaprire la ex fabbrica della Nissan nella Zona franca a Barcellona è stato siglata. All’evento hanno presenziato le autorità cinesi, il premier spagnolo Pedro Sanchez, il ministro dell’Industria Jordi Hereu e le autorità catalane.
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La cinese Chery ha rinunciato di localizzare in Italia una possibile produzione destinata all'Europa ed ha invece ufficializzato il programma per avviare le attività in Spagna, più esattamente nell'area industriale della Zona Franca (creata negli Anni '50 con uno status extradoganale) di Barcellona. L'annuncio congiunto arriva da Chery e da Ebro EV-Motors, una società automobilistica spagnola specializzata nella progettazione, produzione e…
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Lo sbarco dei cinesi in Spagna è stato benedetto a Madrid direttamente dal primo ministro Pedro Sanchez . Si era parlato anche di trattative con l’Italia, ma alla fine la casa automobilistica Chery , a controllo statale, ha scelto Barcellona come primo approdo in Europa. A metà marzo il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso , aveva parlato di trattative con tre produttori del Dragone, BYD, Chery e Saic , per spingere la produzione italiana verso il milione di unità all’anno e…
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Per Bruno Mafrici, entrante CEO di Dongfeng Italia, l’accordo con CA Auto Bank mira a fornire soluzioni finanziarie innovative per dealer e clienti, facilitando l'accesso ai modelli avanzati come il VOYAH Free e il VOYAH Dream .Dongfeng Italia, guidata dal CEO entrante Bruno Mafrici, è orgogliosa di annunciare una partnership strategica con CA Auto Bank, una mossa chiave per sostenere l'espansione della presenza del marchio cinese nel mercato italiano.
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Auto cinesi prodotte in Italia, una svolta che potrebbe portare a conseguenze pesanti per l’industria automobilistica italiana. Se oramai su tutti i quotidiani e riviste specializzate è stata riportata la notizia del cambio di nome dell’Alfa Romeo Milano, ora Junior, oltre continente, c’è chi aspira a produrre le proprie auto cinesi nel nostro paese. Saltata la trattativa con il Gruppo Stellantis, secondo rumors di rete, il Governo è sempre più alla ricerca di partner asiatici pronti a investire in…
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In un intervento durante l'evento "Artigianato cuore del Made in Italy", Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy, ha ribadito l'impegno del Governo nell'investire risorse per il settore automobilistico. Tra i temi toccati ovviamente anche quello relativo ad un possibile ingresso nel paese del produttore Dongfeng . Urso non si sbilancia Recentemente Qian Xie, responsabile delle operazioni europee di Dongfeng, ha annunciato durante un evento di Voyah, il nuovo marchio…
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