Dal 2014 al 2016 si parla di “rischio crollo” del Ponte Morandi. Questo perché – come spiegano gli esperti – la perdita di stabilità non significa che crolli, mentre il rischio crollo comporta necessariamente l’immediata chiusura. Ma già adesso sulla tragedia di Genova ci sono molti più elementi che coinvolgono la sciagurata gestione di Atlantia. enova, 20 nov – Atlantia era a conoscenza del rischio crollo del Ponte Morandi.
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Il nuovo ponte sarà costituito da un impalcato in acciaio, con una travata continua di lunghezza totale pari a 1067 metri costituita da 18 pile, di cui 8 già realizzate, e 19 campate: sulle pile poggia l’impalcato realizzato in struttura mista acciaio-calcestruzzo. Il sindaco commissario Marco Bucci, le scorse settimane, aveva assicurato che entro Natale buona parte del ponte sarà visibile. I lavori intanto vanno avanti giorno e notte per completare a breve il varo delle prossime tre campate, tra cui anche la…
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Dal 2014 al 2016 per il Morandi si parla di "rischio crollo", dal 2017 la dicitura diventa "rischio perdita stabilità". Questa mattina i tecnici di PerGenova, la ditta incaricata alla ricostruzione del ponte, hanno portato in quota il terzo impalcato del nuovo viadotto. a pausa concessa dal maltempo in Liguria permette nel maxi cantiere sul Polcevera di accelerare sui lavori. L'operazione prevista per lunedì è stata rimandata a causa dell'ondata di maltempo che…
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Il nuovo ponte sarà costituito da un impalcato in acciaio, con una travata continua di lunghezza totale pari a 1067 metri costituita da 18 pile, di cui 8 già realizzate, e 19 campate: sulle pile poggia l’impalcato realizzato in struttura mista acciaio-calcestruzzo. Il sindaco commissario Marco Bucci, le scorse settimane, aveva assicurato che entro Natale buona parte del ponte sarà visibile. A oggi la data di fine lavori e inaugurazione del ponte - aprile 2020 - ancora non è stata modificata.
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