Tensioni alla Sapienza di Roma: studenti in protesta e scontri con la polizia

La Sapienza di Roma è stata recentemente teatro di tensioni e scontri. Gli studenti hanno protestato contro la decisione dell'università di mantenere la collaborazione con le università israeliane, nonostante le richieste di sospensione del bando MAECI. La protesta ha portato a scontri con le forze dell'ordine e all'arresto di due studenti.

Protesta contro la collaborazione con le università israeliane

La protesta degli studenti della Sapienza è nata in seguito alla decisione dell'università di non accogliere le richieste di sospensione del bando MAECI per la collaborazione con le università israeliane. Questa decisione è stata presa durante una riunione del Senato Accademico, che si è tenuta nonostante la presenza di un gruppo di studenti e membri del personale dell'ateneo romano radunati fuori dall'Università per una conferenza stampa.

Scontri con le forze dell'ordine

La protesta è degenerata in scontri con le forze dell'ordine. Due studenti, una ragazza e un ragazzo, sono stati arrestati con l'accusa di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale e danneggiamento di beni dello Stato. In seguito agli arresti, un gruppo di circa cinquanta studenti si è radunato davanti al tribunale penale di piazzale Clodio, in attesa dell'udienza di convalida dei due arresti.

Reazioni politiche

Le tensioni alla Sapienza hanno suscitato reazioni anche in ambito politico. Mo Foti, esponente di Fratelli d'Italia, ha criticato la sinistra per aver condannato le violenze solo a distanza di ore dai fatti. Secondo Foti, le opposizioni del campo largo non hanno preso alcuna posizione in merito agli scontri.

In conclusione, la situazione alla Sapienza di Roma rimane tesa. Gli studenti continuano a protestare, mentre l'università, il governo e la polizia sembrano uniti nel tentativo di reprimere le proteste. La questione della collaborazione con le università israeliane rimane aperta e fonte di divisione.

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