Se invece i tagli andassero avanti per un periodo di tempo prolungato sarebbe un problema decisamente difficile da risolvere. Vaccino. Vaccino Covid, quali sono le conseguenze dei ritardi. La prima conseguenza è evidente. Ma dal punto di vista pratico cosa comporta questo ritardo nella consegna delle dosi? Emergenza coronavirus, l’Italia deve fare i conti con i ritardi nella consegna delle dosi del vaccino contro il Covid: quali possono essere le conseguenze.
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Ritardi nella consegna dei vaccini…"
Approfondimenti:
"AstraZeneca - fa sapere Riccardi, - ha effettivamente annunciato i ritardi nelle consegne, ma resta da capire come si materializzeranno. Dopo l'annuncio di Pfizer BioNtech relativo al dimezzamento nella consegna delle dosi anche alla nostra regione, anche AstraZeneca annuncia ritardi facendo di fatto slittare la seconda fase della campagna vaccinale (dedicata agli over 80) a fine febbraio. Ancora ritardi nella consegna dei vaccini.
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Lotta al coronavirus Vaccini. "Possiamo utilizzare a questo scopo tutti i mezzi giuridici a nostra disposizione", ha affermato Michel.Senza precisare le possibili azioni della Ue, Michel ha detto che l'Unione insisterà nel chiedere trasparenza sulle ragioni di questi ritardi.Ha poi spiegato che dopo il primo avviso da parte di Pfizer di un ritardo previsto di diverse settimane, Bruxelles ha assunto una posizione molto dura riuscendo a ridurre questi tempi.
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Astrazeneca Italia conferma il ridimensionamento: "Inaccettabile". Conte aggiunge ancora: "Il ministro Speranza e il commissario Arcuri hanno incontrato con urgenza i vertici di Astrazeneca Italia, che però hanno confermato il ridimensionamento della capacità produttiva. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte affida ai social le sue preoccupazioni sulla questione vaccini e sui rallentamenti dovuti alla riduzione…
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Sembra invece ancora lontano dall'approvazione Curevac, per cui all’appello macheranno altri due milioni di dosi entro marzo. Bollettino Covid del 24 gennaio. I vaccinati in Italia in tempo reale. Intanto il commissario staordinario per l'emergenza Domenico Arcuri annuncia che entro marzo arriveranno 15 milioni di dosi. "C'è stata una riduzione nelle forniture" e "entro marzo ne avremo 15 milioni e stiamo rivendendo i piani di somministrazione in…
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Sul piano pratico, il governo - con il ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia - ha già convocato le regioni insieme a Speranza e Arcuri per aggiornare il piano vaccini presentato dal ministro della Salute al Parlamento il 2 dicembre scorso. Le prime dosi di AstraZeneca, se il vaccino avrà il via libera dell'Ema, arriveranno il 15 febbraio, poi ancora il 28 febbraio e il 15 marzo. In base al piano iniziale, nel primo trimestre del 2021 sarebbero dovute arrivare in…
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Fai fatica a parlarne nei giorni in cui sei costretto a centellinare i vaccini, a tenerli in frigo, a riservarli solo ai richiami e alle Rsa. Però partono le convocazioni di Antonio D’Urso: il direttore della Asl, come avevamo anticipato ieri, ha firmato i bandi per le assunzioni. Mentre ai volontari sarà lasciata la possibilità di scegliere quanti turni settimanali se la sentono di coprire. Di somministrazioni ieri in Toscana ce ne sono state comunque quasi…
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Successivamente si sarebbe sfruttata l’estate - quando il virus circolerà più lentamente - per vaccinare i restanti, con l’obiettivo di completare la campagna vaccinale entro la fine dell’anno. Vaccini in ritardo: Italia a colori per più tempo. Giuseppe Conte in più di un’occasione ha confidato di voler alleggerire divieti e restrizioni appositamente introdotte causa Covid verso la fine di marzo. Entro la primavera, infatti, si sperava di vaccinare 15 milioni di italiani, ossia tutti coloro che sono nella…
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Previste 15 milioni di dosi entro marzo Vaccini. Alle quali si dovrebbero aggiungere gli 8,7 milioni di Pfizer (se l'azienda americana tornerà alle forniture iniziali) e il milione e 300mila di Moderna. Le prime dosi di Astrazeneca, se il vaccino avrà il via libera dell'Ema, arriveranno il 15 febbraio, poi ancora il 28 e il 15 marzo. In base al piano iniziale, nel primo trimestre del 2021 sarebbero dovute arrivare in Italia 28 milioni e 269mila dosi.
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A queste condizioni il piano vaccinale italiano così come era stato concepito non è sostenibile. In base al piano a pagare per primi i ritardi sono gli over 80. A quel punto, la rivoluzione della campagna vaccinale immaginata fino ad oggi, sarebbe certa. Come ha spiegato Locatelli in pratica, il vaccino potrebbe essere consigliato solo per la popolazione con meno di 55 anni. «Una rimodulazione della campagna vaccinale» d'altronde è…
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Vaccino Covid: come i ritardi di AstraZeneca e Pfizer rischiano di farci restare in casa per altri mesi. I primi a comunicare problemi nella distribuzione dei vaccini sono stati quelli di PfizerBionTech che ne hanno rallentato le consegne in tutta Europa rispetto alle quantità pattuite. Si parla di un taglio del 60%, che, ha detto Conte, per l'Italia significherebbe passare da 8 milioni a 3,4 milioni di dosi.
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La Ue aspetta che Ema si pronunci il 29 gennaio, dunque con un ritardo rispetto agli inglesi di un mese. Probabilmente è stato solo in parte raggiunto: magari dialoghi con gli indecisi, ma non con chi, per partito preso, sarà sempre contrario alla scienza. L'obiettivo dell'Europa è anche quello di mostrare alla popolazione che non si bruciano le tappe per non alimentare la propaganda no-vax. Il Regno Unito, in particolare, ha dato il via libera il 30 dicembre.
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«È stata una riunione intensa - ha fatto sapere Zaia ieri in serata - in una giornata non facile perché contraddistinta dalla notizia di Astrazeneca che ha confermato la riduzione della fornitura delle dosi». Lunedì, domani, sarà inviato alle Regioni un quadro sinottico delle ipotetiche forniture di Moderna, Astrazeneca e Pfizer per le prossime quattro settimane, ovviamente fermo restando che continuino regolarmente le consegne.
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Probabilmente le prime dosi destinate a bambini e adolescenti arriveranno all’inizio del 2022, visto che i volontari saranno monitorati per 13 mesi. Il candidato vaccino Sanofi/Gsk per ora è testato solo sui maggiorenni, ma una volta raggiunta la fase 3 inizierà l’analisi sui ragazzi anche l’azienda francese. Johnson&Johnson invece ha già iniziato a testare il vaccino sugli adolescenti, nello specifico sui ragazzi dai 12 ai 17 anni, ci si prepara alla fase 2.
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Se tutto andrà bene farà slittare di almeno un mese la partenza della vaccinazione di massa: anche perché le prime dosi saranno consegnate dal 15 febbraio. Firenze, 24 gennaio 2021 - La notizia del taglio del 60% delle dosi di vaccino di AstraZeneca per il mese di febbraio arriva particolarmente sgradita a scombinare il piano della Toscana. Le 425mila dosi rimanenti per i 28 giorni di febbraio, in base al piano, dovevano essere utilizzate per immunizzare circa 213mila persone.
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Il rischio concreto, al momento, è che tutto slitti di almeno tre o quattro mesi. In attesa di AstraZeneca, entro gennaio l’Italia dovrebbe ricevere quasi 2 milioni di dosi da Pfizer e Moderna. I tagli alle forniture di vaccini anti-Covid da parte di Pfizer e AstraZeneca costringono l’Italia a riscrivere il calendario delle somministrazioni. Tutto fermo anche per gli over 60. Alla luce di questi…
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«Varianti» e «vaccini» sono i due elementi chiave, in questo frangente, nell’azione di contrasto all’epidemia da Covid-19. Perché, come ha sottolineato il presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli presentando ieri mattina l’analisi dei dati del monitoraggio regionale della Cabina di regia insieme al direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza, «bisognerebbe accelerare» ma molto «dipende...
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La Ue aspetta che Ema si pronunci il 29 gennaio, dunque con un ritardo rispetto agli inglesi di un mese. Il Regno Unito, in particolare, ha dato il via libera il 30 dicembre. L'obiettivo dell'Europa è anche quello di mostrare alla popolazione che non si bruciano le tappe per non alimentare la propaganda no-vax. Lo stesso sfasamento dei tempi c'è stato per Pizer-BioNTech: l'agenzia regolatoria del Regno Unito, la Mhra, ha approvato il vaccino il 2 dicembre; quella degli Stati Uniti, la Fda…
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Se fosse confermata la riduzione del 60% delle dosi che verranno distribuite nel primo trimestre significherebbe che in Italia verrebbero consegnate 3,4 milioni di dosi anziché 8 milioni”, continua Conte. “Finché le aziende non daranno certezze definitive”, ha invece proposto il ministro Francesco Boccia, è necessario un coordinamento permanente tra Stato e Regioni. L’Italia ha accordi con la casa farmaceutica britannica per la consegna di 40 milioni di dosi, 16 milioni…
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Nei giorni scorsi il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana aveva chiesto una "riserva di sicurezza" per scongiurare la mancanza di vaccini. E Arcuri annuncia: l'Italia procederà contro Pfizer con una diffida per inadempimento da presentare in Italia, un esposto ai pm per potenziale danno alla salute e una richiesta a nome del governo italiano e delle regioni al foro di Bruxelles per inadempimento.
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Manco il tempo di rivolgersi all’Avvocatura dello Stato che venerdì sulla campagna vaccinale è precipitato il macigno AstraZeneca. Si parla di un taglio del 60%, che, ha detto Conte, significherebbe passare da 8 milioni a 3,4 milioni di dosi. I tagli imposti ai carichi di fiale destinate al nostro Paese impongono la necessità di riscrivere il piano vaccini. Per capire quanto le sforbiciate di Pfizer abbiano già pesato sulla campagna vaccinale, bastano quattro numeri: 90.000, 20-25mila e 17.
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E' quanto avrebbe detto il Commissario per l'Emergenza Domenico Arcuri nel corso della riunione con le Regioni, spiegando che al momento da Astrazeneca, se approvato da Ema, avremo non gli 8 mln. assicurati in precedenza, ma 3.4 entro fine marzo, oltre alle dosi di Moderna e Pfizer. A fine marzo in Italia saranno consegnate circa 15 mln di dosi di vaccino. E' quanto avrebbe detto, secondo quanto si apprende, il commissario per l'emergenza Domenico Arcuri nel corso della riunione con le…
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La prima consegna del vaccino di AstraZeneca, se otterrà il via libera dall'Ema il 29 gennaio, dovrebbe essere fatta il 15 febbraio. Intanto nella riunione di oggi tra governo e Regioni sul piano vaccini c'è stato un aspro diverbio tra il commissario Arcuri e il governatore campano De Luca. APPROFONDIMENTI IL CASO Vaccino, governo rivede il piano. LEGGI ANCHE Vaccino, governo rivede il piano. È quanto avrebbe detto, secondo quanto si…
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La Commissione europea avrebbe convocato una riunione del comitato direttivo sui vaccini per lunedì, per discutere proprio dei ritardi nelle consegne con AstraZeneca. Secondo fonti europee, dalla prossima settimana la casa farmaceutica potrebbe riuscire a riportare la media della consegna delle dosi al 92% entro la prossima settimana. Ieri, la commissaria Ue, Stella Kyriakides, aveva espresso «profondo scontento» anche a nome degli Stati membri.
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Anche il vaccino di AstraZeneca – la cui approvazione da parte dell’Ema dovrebbe avvenire tra il 26 e il 29 gennaio – ha problemi. Anche il vaccino di AstraZeneca – la cui approvazione da parte dell’Ema dovrebbe avvenire tra il 26 e il 29 gennaio – ha problemi. Le consegne iniziali del siero di AstraZeneca all’Ue saranno inferiori agli obiettivi prestabiliti a causa di un problema tecnico della produzione.
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AstraZeneca ha avvisato i Paesi Ue di attendersi "significativi ammanchi" nelle prime consegne del suo vaccino anti-Covid sviluppato con l'università di Oxford . Il piano vaccinale italiano avanza ma solo con i gazebo. Partito il bando per le primule ma il commissario Arcuri ammette sconsolato: "Non mi servono le rassicurazioni, mi servono i vaccini". La riduzione del 20% la prossima settimana "non è una stima, è una triste certezza - sottolinea il…
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Per lunedì è attesa la seconda fornitura di Moderna, ma sono poche dosi, solo 66.000. Un’altra batosta per l’Italia che, a questo punto, dei 16 milioni di dosi attese per il primo trimestre potrebbe vederne arrivare meno di 7 milioni. Si potrebbero risparmiare una manciata di fiale destinate al richiamo di persone che hanno contratto il virus pochi giorni dopo aver ricevuto la prima dose. «Significativi ammanchi», circa il 60 per cento di quanto concordato, quelli preannunciati…
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