La voce di Sky, l'assistente virtuale di OpenAI, non è quella di Scarlett Johansson

Nonostante la somiglianza, la voce di Sky, l'assistente virtuale dell'ultima versione di ChatGPT, non è quella di Scarlett Johansson. Questa notizia è stata confermata dal Washington Post, che ha precisato come la voce di Sky sia di un'altra attrice, assunta prima che l'amministratore delegato Sam Altman contattasse Johansson.

La polemica

Qualche giorno fa, una lettera pubblicata sul New York Times ha scatenato una bufera.

La diva di Hollywood, Scarlett Johansson, accusava OpenAI e il suo fondatore Sam Altman di averle rubato la voce per utilizzarla nel suo assistente vocale introdotto con il nuovo modello GPT-4.

La voce dell'assistente, inquietantemente simile a quella di Johansson nel film ‘Her’, ha suscitato polemiche e accuse di plagio nei confronti di OpenAI.

La risposta di OpenAI

In risposta alle accuse, OpenAI ha respinto le affermazioni di Johansson, sottolineando che la voce incriminata, chiamata Sky, appartiene a un'altra attrice, assunta prima del coinvolgimento di Johansson.

Questa informazione è stata riportata dal Washington Post, che ha citato documenti e dichiarazioni dell'agente dell'attrice assunta, rimasto anonimo per ragioni di sicurezza.

La questione della voce di Sky ha sollevato interrogativi importanti sulle implicazioni etiche dell'uso della voce nelle tecnologie di intelligenza artificiale.

Tuttavia, in questo caso, sembra che OpenAI abbia agito in modo corretto, assicurandosi di avere i diritti sulla voce utilizzata per il suo assistente virtuale.

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