Ritorno di Chico Forti in Italia: una questione di giustizia o spettacolarizzazione?

Chico Forti è finalmente tornato in Italia, dopo anni di detenzione negli Stati Uniti. Il suo ritorno è stato accolto con critiche da parte del quotidiano Il Fatto Quotidiano, che ha messo in discussione l'accoglienza offerta dalla premier Giorgia Meloni.

Critiche all'accoglienza

Il Fatto Quotidiano ha criticato l'accoglienza fatta dalla premier Giorgia Meloni per Forti, condannato e detenuto negli Stati Uniti per tutti questi anni. Secondo il quotidiano, la prima richiesta del Dipartimento di Giustizia americano e della Casa Bianca era di evitare di spettacolarizzare l'arrivo di Forti, considerato negli Stati Uniti un condannato per assassinio. Tuttavia, questa richiesta è stata subito disattesa.

Silenzio della sinistra

Nonostante il ritorno di Forti fosse atteso da 24 anni, la sinistra non ha rilasciato dichiarazioni. Questo silenzio contrasta con le recenti critiche mosse al governo per il caso di Ilaria Salis e le presunte complicità con la destra di Orban. Nonostante Ilaria Salis abbia ottenuto gli arresti domiciliari a Budapest, il ritorno di Forti sembra lasciare il Partito Democratico indifferente.

Ricordi e aspettative

Chico Forti ha dedicato una lettera alla sua madre, in cui la definisce "la mia roccia". Ricorda con dolore quando la vide piangere. Ora che è tornato in Italia, ci si chiede cosa succederà. Lorenzo Moggio, amico d'infanzia di Chico e presidente del comitato "Una chance per Chico", ha raccontato del suo rapporto epistolare con Forti, delle ultime e-mail scambiate il 12 e il 13 giugno, una dedicata alla madre e l'altra "sui generis", in cui Forti si mostrava positivo e parlava del "più e del meno".

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