Basta con l’accostamento di Giuseppe De Donno con no-vax, no Green Pass e complottasti vari. Secondo Luca Marsella, tra i leader di CasaPound e consigliere municipale a Roma, De Donno “nonostante i risultati positivi” della sua cura “si è dovuto scontrare con una vera e propria campagna denigratoria. La morte di De Donno ha dei responsabili e dei mandanti chiari: #veritàperDeDonno ! Lo stop alla ricerca sul plasma iperimmune è stato un duro colpo per De Donno…
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Giuseppe De Donno, la famiglia…"
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«Giuseppe De Donno era un medico che amava la sua professione fino in fondo e che non ha mai rinnegato la scienza Al dottor De Donno è arrivato anche il tributo dei madonnari, che da giovedì a ieri sera hanno lavorato a un ritratto di De Donno, incastonato in un cuore su cui figura un angelo. Lunedì Mantova potrà salutare Giuseppe De Donno, l’ex primario di pneumologia del Poma, padre della terapia anti Covid con il plasma iperimmune.
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De Donno era l’anello di congiunzione pericolosissimo Fabio Duranti ricorda ad “Un giorno speciale” la ricerca medica e l’impegno civile del dottore Giuseppe De Donno, uomo coraggiosamente controcorrente il cui scopo era esclusivamente la cura del paziente senza compromessi né sponsor. De Donno è stato vittima di questa mentalità antiscientifica che però si proclama scientifica. Giuseppe De Donno non c’è più.
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Giuseppe De Donno, per onor di cronaca, è considerato il padre della cura del Covid col plasma iperimmune Giuseppe De Donno (ex primario di pneumologia all’ospedale Carlo Poma di Mantova), ha lasciato sgomenti tutti, pro-vax e non vax. De Donno: “È un eroe, è stato ammazzato da chi voleva metterlo a tacere“. De Donno per suicidarsi, visto che una persona come lui ha dedicato la sua vita a salvare quella degli altri e soprattutto…
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Da una parte trasmissioni televisive, giornali e politici che avevano visto in lui una speranza, dall’altra virologi e blogger che avevano sostanzialmente cercato di ridicolizzarlo. Se Fratelli d’Italia, tramite il capogruppo cittadino Luca De Marchi, ha proposto l’intitolazione del Padiglione di Pneumologia a De Donno, la Lega ha affisso nelle proprie bacheche sparse per la provincia messaggi di gratitudine nei confronti del medico mantovano in cui tante persone avevano riposto fiducia.
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Un medico generoso ed uno studioso appassionato che non ha ricevuto quanto ha donato. a proposta l’ha inoltrata nella giornata di ieri il capogruppo cittadino di Fratelli d’Italia, Luca De Marchi: chiedere l’intitolazione del padiglione di pneumologia del Carlo Poma al dottor Giuseppe De Donno, tragicamente scomparso martedì scorso. «De Donno era molto conosciuto nel Mantovano per la sua attività ospedaliera al Poma ed è diventato noto anche fuori dai…
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«Giuseppe De Donno era un medico che amava la sua professione fino in fondo e che non ha mai rinnegato la scienza Ieri in serata è apparsa su Facebook una lettera di una cugina del dottor De Donno, a nome di «tutti i suoi cari». Al dottor De Donno è arrivato anche il tributo dei madonnari, che da giovedì a ieri sera hanno lavorato a un ritratto di De Donno, incastonato in un cuore su cui figura un angelo.
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