Avvenire 12/05/2021
«L’uso dei social media può essere dannoso per la salute e il benessere dei bambini, che non sono preparati ad affrontare le sfide di avere un profilo sui social» scrivono i procuratori generali di quarantaquattro Stati americani associati nella Naag. Ci sono poi i timori rispetto all’uso di una piattaforma del genere da parte di pedofili e predatori sessuali. Infine c’è l’incapacità dei bambini di navigare la complessità di ciò che incontrano online, comprese pubblicità, contenuti inappropriati, relazioni…
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