Condotto tramite il supporto di un esperto indipendente, ha rilevato che il valore attuale della partecipazione in Mediobanca è pari a 9,826 euro per azione. Di conseguenza, il Consiglio ha deliberato una svalutazione di circa 67 milioni del valore di iscrizione delle azioni sopracitate. “Ci teniamo più flessibili e liberi per decidere di uscire se le cose prendessero una piega che non ci piace”, commenta Massimo Doris.
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Ma quello che sta andando in scena è vero e proprio scontro veneto sugli assetti azionari di Mediobanca, il celebre istituto milanese di piazzetta Cuccia che custodisce, tra le altre cose, il pacchetto più cospicuo di azioni Generali. Per poi aprire il capitolo dedicato al fondatore di Luxottica e alle sue mire su Mediobanca. L'oggetto del contendere è il controllo di Mediobanca e, in particolare, le sue strategie futura.
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La scalata di Leonardo Del Vecchio , che detiene circa il 10 per cento del capitale di Piazzetta Cuccia, con la possibilità che la quota si alzi ulteriormente, fa sì che gli altri soci di Mediobanca stiano valutando di andarsene. Deve essere rinnovato il consiglio e se Del Vecchio salisse al 15 o 20% è difficile che Mediolanum possa ancora avere un rappresentante in Cda. L’amministratore delegato Massimo Doris ha spiegato che "se Del Vecchio decidesse di salire oltre il 10% supererebbe la quota del patto e…
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Conseguentemente, il Consiglio di Amministrazione procederà, nel bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2019, ad unadi iscrizione delle 29.095.110 azioni (3,28% del capitale sociale) detenute in Mediobanca".Inoltre, il Consiglio ha deliberato "di. (Teleborsa). (Teleborsa) -, pari al 3,28%. In particolare, "per l'esecuzione dell'impairment test sulle partecipazioni in controllate e collegate, gli Amministratori, si sono avvalsi deldi primario standing nazionale e internazionale.
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L’irruzione di Leonardo Del Vecchio nel capitale di Mediobanca, risalente allo scorso autunno, continua a produrre scossoni. Deve essere rinnovato il consiglio e se Del Vecchio salisse al 15 o 20% è difficile che Mediolanum possa ancora avere un rappresentante in cda. “Se Del Vecchio decidesse di salire oltre il 10% – ha detto Massimo Doris – supererebbe la quota del patto e diventerebbe voto determinante in assemblea.
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(GD – www.ftaonline.com) L’indice Ftse Italia Banche guadagna lo 0,29% a fronte di un settoriale europeo in più consistente rialzo (Euro Stoxx Banks +1,08%). Bene Fineco (+1,59%), Banco BPM (+1,06%), Unicredit (+0,44%) e Intesa (+0,33%). Male anche Bper (-0,91%) dopo che UBS ha deciso di ridurre il prezzo obiettivo da 4,4 a 4,25 euro. In calo invece Mediobanca (-1,13%), che subisce la decisione di Banca Mediolanum (+1,41%) di rivedere la propria posizione sulla partecipata aprendo alla eventuale…
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Oggi il titolo sale del 2% a 8,7 euro.Il cda ha infine deliberato di dismettere la controllata tedesca Bank A. Lenz. Non ci aspettiamo nessuna variazione sulla politica di dividendo (stimiamo un impatto sul capitale limitato)” conclude Equita. Pertanto, il board ha deciso di riclassificare le azioni detenute in Mediobanca da partecipazione strategica a portafoglio Held to Collect and Sell. simone borghi 29 gennaio 2020 - 12:07. MILANO (Finanza.
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L’analisi del grafico di Mediobanca evidenzia la correzione originata dal massimo pluriennale a 10,9840 euro toccato a inizio novembre, con il titolo sceso in prossimità dei supporti dinamici a 9,05/9,10. In caso di rottura il movimento ribassista acquisirebbe ulteriore energia, prospettando un test dei minimi allineati di giugno e agosto a 8,15/8,20. Il riferimento è all’uscita di scena di UniCredit (che lo scorso novembre ha ceduto l’intera quota dell’8,4%) e…
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E per Piazza Affari e non solo sarebbe una rivoluzione visto che a Piazzetta Cuccia fa capo il 13% di Generali, una delle «cassaforti» del debito pubblico italiano. Ieri sera, a Borsa chiusa, Banca Mediolanum ha infatti annunciato la riclassificazione della partecipazione pari al 3,28% detenuta nell'ex salotto buono della finanza italiana. Il board di Piazzetta Cuccia è però in scadenza e a ottobre è in agenda il rinnovo.
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Il medesimo Consiglio ha inoltre deliberato di dismettere la controllata tedesca Bank A. Lenz. Conseguentemente, il Consiglio di Amministrazione procederà, nel bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2019, ad una riduzione di circa euro 67 milioni del valore di iscrizione delle n° 29.095.110 azioni (3,28% del capitale sociale) detenute in Mediobanca. Sulla base di quanto indicato dall’Esperto, il Consiglio di Amministrazione ha preso atto che il valore della…
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Con i Doris, prosegue l’articolo, “Del Vecchio probabilmente non ha nascosto l’intenzione di salire ulteriormente nel capitale di Mediobanca, rispetto al quasi 10% già raggiunto”. Ma è altrettanto evidente che nel compilare la lista non si potrà non tenere di conto di un Del Vecchio al 10% del capitale, quasi quanto il patto che è rimasto al 12,5%. Del Vecchio, dal canto suo, ora non sembra voler mettere in discussione Alberto Nagel
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Banca Mediolanum ha insomma “fatto comprendere implicitamente di non avere gradito la posizione di Del Vecchio”, hanno sottolineato gli analisti di Citi. Se cambia vogliamo essere liberi di vendere”, ha spiegato all’Ansa l’ad di Banca Mediolanum, Massimo Doris. Se Del Vecchio salisse al 15 o al 20% in Mediobanca, è difficile che Mediolanum possa ancora avere un rappresentante nel cda dell’istituto di Piazzetta Cuccia
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Da un certo punto di vista, insomma, le mosse di Del Vecchio hanno creato dell’instabilità in Mediobanca. Mediolanum contro Del Vecchio. Ad oggi Del Vecchio non ha ancora rivelato i suoi progetti su Mediobanca, né ha chiesto formalmente alla BCE di poter salire al 20% della società. Ad esprimere disappunto nei confronti di un’ipotetica scalata di Del Vecchio è stata soprattutto Banca Mediolanum, ormai praticamente pronta a fare i bagagli.
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E si apprende anche che la famiglia aveva avvertito Nagel in anticipo della riclassificazione della partecipazione in Mediobanca. Inversione a U della famiglia Doris su Mediobanca. La partecipazione azionaria detenuta nell’istituto viene riclassificata adesso come “Held to Collect and Sell” da Mediolanum, mentre si sta redigendo la relazione da allegare per presentare il bilancio 2019. Vivendi vuole abbattere Berlusconi in tribunale, ma punta anche a TIM e Mediobanca.
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Al momento il titolo Banca Mediolanum a Piazza Affari guadagna l'1,64% a 8,65 euro. Mentre per quanto riguarda le commissioni di performance Equita prevedeva 348 milioni, 76 milioni in meno rispetto ai 424 annunciati. Dal 2020 Banca Mediolanum beneficerà inoltre dei dividendi di Mediobanca mentre non sarà più appesantita dalle perdite della controllata tedesca, pari a 13,4 milioni nel 2018 e a 11,2 milioni nel 2017", calcola Banca Imi
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"Se Del Vecchio decidesse di salire oltre il 10% supererebbe la quota del patto e diventare voto determinante in assemblea. Il futuro di Mediobanca è incentrato anche e soprattutto sulle future mosse di Leonardo Del Vecchio, primo azionista con il 9,9% dopo l'uscita di Unicredit dal capitale della merchant bank. Deve essere rinnovato il consiglio e se Del Vecchio salisse al 15 o 20% è difficile che Mediolanum possa ancora avere un rappresentante in cda", ha dichiarato lo stesso Massimo Doris all'Ansa.
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Possibile anche un’eventuale cessione al patron di Luxottica. (IMAGOECONOMICA). 2' di lettura. Banca Mediolanum è pronta a cedere la propria quota in Mediobanca qualora Leonardo Del Vecchio dovesse aumentare a sua volta la propria partecipazione, portandola oltre l’attuale soglia del 10 per cento. Banca Mediolanum, ha chiarito Doris, resta in sé un socio soddisfatto di Mediobanca, di come è gestita e dei suoi risultati.
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