A dicembre 2022 si stima che l'indice destagionalizzato della produzione industriale aumenti dell'1,6% rispetto a novembre. Lo rileva l'Istat sottolineando che corretto per gli effetti di calendario, a dicembre 2022 l'indice complessivo aumenta in termini tendenziali dello 0,1% (i giorni lavorativi di calendario sono stati 20 contro i 22 di dicembre 2021). Nella media del quarto trimestre il livello della produzione diminuisce dello 0,9% rispetto ai tre mesi precedenti.
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ROMA A dicembre 2022 si stima che l'indice destagionalizzato della produzione industriale aumenti dell'1,6% rispetto a novembre. Lo rileva l'Istat sottolineando che corretto per gli effetti di calendario, a dicembre 2022 l'indice complessivo aumenta in termini tendenziali dello 0,1% (i giorni lavorativi di calendario sono stati 20 contro i 22 di dicembre 2021). Nella media del quarto trimestre il livello della produzione diminuisce dello 0,9% rispetto ai tre mesi precedenti.
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Nel 2022 perse in Italia 15mila attività del commercio, altrettante rischiano di chiudere nel 2023. A Modena e provincia sono 838 le attività commerciali che hanno chiuso i battenti nel 2022. Di seguito, la nota stampa di Confesercenti Modena: “Dai dati della Camera di Commercio di Modena relativi alle vendite del secondo semestre 2022 rispetto allo stesso periodo dell’anno 2021, si riscontra un buon andamento del settore dei pubblici esercizi (+ 16,6%) e…
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Stampa Una crescita effimera, un’illusione ottica ha segnato il 2022 delle vendite: prosegue, infatti, anche a dicembre la crescita in valore delle vendite rispetto ad un anno fa ma, purtroppo, continua anche la flessione dei volumi al netto dell’incremento dei prezzi. Un calo che purtroppo avevamo preannunciato: inflazione e caro bollette hanno, dunque, inciso sulla stabilità degli acquisti delle famiglie a Natale, vanificando la ripresa dei consumi auspicata e pesando sul commercio al dettaglio, il cui quadro resta critico…
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Il carrello della spesa si svuota giorno dopo giorno. Il caro prezzi, infatti, ha costretto la maggior parte degli Italiani a ridurre del 4,2% la quantità dei prodotti alimentare acquistati nel 2022. Nel momento in cui effettuano la spesa sono, comunque, costretti a spendere il 4,7% in più a causa dei vari rincari provocati dalla crisi energetica. A guardare direttamente dentro il carrello della spesa ci ha pensato la Coldiretti, che ha fotografato l’impatto del caro prezzi sul carrello della spesa.
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Oggi ISTAT ha pubblicato i dati delle vendite al dettaglio a dicembre, un dato che, a prima vista, potrebbe sembrare di routine neppure tanto negativo, ma che, se messo nella giusta prospettiva, mostra la realtà dell’impoverimento dell’italia Iniziamo con i dati attuali: le vendite al dettaglio in Italia si sono ridotte dello 0,2% rispetto al mese precedente nel dicembre del 2022, dopo un aumento dello 0,8% nel mese precedente e rispetto alle previsioni del mercato di un calo dello 0,8%.
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Rallentano le vendite al dettaglio a dicembre, ma il 2022 si chiude comunque con il segno più. Secondo i dati Istat, nell’ultimo mese dell’anno il calo è stato dello 0,2% in valore e dello 0,7% in volume rispetto a novembre. Su base annua c’è stato invece un aumento del 3,4% in valore e un calo in volume del 4,4%, un dato che conferma il peso dell’inflazione. fsc/gsl]
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(Teleborsa) (Teleborsa) -(-0,8% i volumi venduti), sebbenedelle merci scambiateAnche a dicembre si registra un andamento similare, con un aumento in valore (+3,4%) ed una diminuzioneLe vendite sono trainate dalla grande distribuzione (+6,5%) a scapito dei negozi che operano su piccole superfici (+0,8%).mette in luce che il dato che riguarda i soli, con acquisti inferiori del 4,2% ed una spesa del 4,7% più alta a causa dell'inflazione.
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