Baby Gang, il trapper fuorilegge torna in carcere

Baby Gang, noto trapper italiano, è di nuovo finito in carcere. Questa volta, la violazione degli arresti domiciliari è stata la causa del suo ritorno dietro le sbarre. La sua vita, segnata da una serie di reati, processi e condanne, sembra essere più lunga del numero delle sue canzoni.

La vita del trapper

La prima volta che Baby Gang ha avuto problemi con la legge è stata all'età di 11 anni, nel 2012, quando è stato accusato di furto di vestiti in un negozio. Il giudice lo ha mandato in una comunità da cui è scappato quasi subito. L'ultima volta, invece, è stata solo tre giorni fa: è stato accusato di violazione degli arresti domiciliari e, di conseguenza, è tornato in carcere.

Violazione degli arresti domiciliari

Secondo i giudici della terza Corte d'appello di Milano, Baby Gang avrebbe violato gli arresti domiciliari pubblicando sui suoi social network post legati alla pubblicazione del suo nuovo album. In particolare, il trapper avrebbe comunicato con un numero indeterminato di soggetti, pubblicando fotografie su Instagram, dove viene ritratto mentre impugna una pistola che punta verso l'obiettivo, ostentando il braccialetto elettronico.

Il nuovo album e il ritorno in carcere

Nonostante le difficoltà legali, Baby Gang ha continuato a lavorare sulla sua musica. Tuttavia, il lancio del suo nuovo album sembra aver causato la sua ultima caduta. Secondo le accuse, avrebbe violato i termini dei suoi arresti domiciliari per promuovere il suo nuovo lavoro. Ora, il futuro del trapper è incerto, mentre la sua musica continua a risuonare nelle strade e nelle case dei suoi fan.

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