Greta Thunberg e la controversia dell'Eurovision

Greta Thunberg, l'attivista del clima, è stata vista tra i dimostranti filo-palestinesi fermati dalla polizia fuori dallo stadio di Malmö durante la finale dell'Eurovision. Con una kefiah al collo, simbolo di solidarietà con il popolo palestinese, Thunberg ha partecipato alla protesta contro la partecipazione di Israele alla kermesse.

La protesta e l'intervento della polizia

Al grido di «vergogna», «questo è un genocidio», Thunberg e altri manifestanti sono stati allontanati dagli agenti mentre cercavano di avvicinarsi all'ingresso dell'arena. La gara canora era in corso, con l'israeliana Eden Golan tra i concorrenti.

La situazione di Eden Golan

In Svezia, il famoso “paradiso” del multiculturalismo, Eden Golan, la candidata di Israele all’Eurovision Song Contest di Malmö, ha passato tre giorni difficili. A causa delle minacce di morte, Golan è stata costretta a muoversi sotto scorta. Per raggiungere la Malmö Arena, dove si è esibita nella finale di Eurovision, la cantante di origini ucraine è stata scortata da un convoglio di dodici auto e furgoni, cento poliziotti e un elicottero.

L'Eurovision diventa un campo di battaglia

Contrariamente al motto dell'Eurovision di quest'anno, «Uniti dalla musica», l'edizione che si è conclusa alla Malmö Arena è stata soprattutto una estensione in campo pop dello scontro israelo-palestinese. Molti cantanti si sono uniti nel criticare, con parole chiare o allusioni, con gesti simbolici o silenzi rumorosi, la concorrente israeliana Eden Golan.

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