Riflessioni sulla lotta alla mafia nel 42° anniversario dell'omicidio di Pio La Torre

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Nel 42° anniversario dell'omicidio di Pio La Torre e Rosario Di Salvo, avvenuto il 30 aprile 1982, si è tenuto un incontro intitolato "Chi ha paura delle leggi contro la mafia? Dall'attacco alle misure di prevenzione alla necessità di un contrasto internazionale". L'evento è stato organizzato dal centro studi Pio La Torre.

Il ricordo di Pio La Torre

Leoluca Orlando, ex sindaco di Palermo, ha condiviso i suoi ricordi di quel tragico 30 aprile 1982. Ha espresso sentimenti di vergogna, rabbia e dolore per l'omicidio di Pio La Torre, un evento che ha segnato profondamente la storia della lotta alla mafia in Italia.

La necessità di rinnovare la lotta alla mafia

Franco La Torre, figlio di Pio, ha sottolineato la necessità di rinnovare la lotta alla mafia. Ha criticato l'approccio attuale, affermando che l'antimafia si nutre da troppo tempo di ricorrenze e celebrazioni, e ha chiesto un impegno più concreto e attivo.

Il caso Saguto e la delegittimazione della lotta alla mafia

Il caso Saguto è stato citato come un esempio di delegittimazione della lotta alla mafia. Questa vicenda ha avuto effetti negativi sulla percezione dell'efficacia delle misure di prevenzione e contrasto alla mafia, alimentando un senso di indifferenza nella società.

Il doppio binario dell'azione penale e patrimoniale

Antonello Cracolici, presidente della commissione Antimafia all’Ars, ha parlato del principio del doppio binario dell'azione penale e patrimoniale. Questo principio, introdotto dalla giurisprudenza degli ultimi 40 anni, ha rappresentato un incubo per le organizzazioni mafiose. Tuttavia, Cracolici ha sottolineato la necessità di affinare il contrasto alla mafia anche in ambito internazionale.

L'anniversario dell'omicidio di Pio La Torre è stato un'occasione per riflettere sulla lotta alla mafia, sulle sue sfide attuali e sulle strategie future. La necessità di un rinnovamento e di un impegno più concreto è stata sottolinea da diversi interventi, evidenziando l'importanza di non dimenticare il passato, ma di utilizzarlo come stimolo per migliorare il presente e il futuro.

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