Frode sui carburanti in Italia: scoperto un deposito fiscale a Magenta

Un sodalizio criminale che avrebbe commercializzato prodotti energetici in Italia, evadendo sistematicamente l’imposta sul valore aggiunto, è stato smantellato. I colpevoli trattavano principalmente carburante proveniente dalla Slovenia e dalla Croazia e avevano un deposito fiscale a Magenta. L’operazione, denominata “Fuel family”, è stata portata a termine questa mattina, martedì 26 marzo, ed è stata coordinata dagli uffici di Bologna, Napoli e Roma della Procura Europea.

Le origini dell'indagine

Le indagini della guardia di finanza sul carburante venduto sotto costo evadendo l'Iva hanno preso avvio nel 2019 dalle verifiche compiute su un distributore stradale di carburante di Domodossola (Verbano-Cusio-Ossola). Le Fiamme Gialle avevano notato l'applicazione di prezzi inferiori a quelli praticati nel resto della provincia. Le successive verifiche hanno consentito ai militari di scoprire che il distributore di Domodossola era un utilizzatore delle fatture emesse per operazioni inesistenti.

Benzina low-cost e frode dell'Iva

La Guardia di Finanza ha smantellato un sodalizio criminale che ha commercializzato carburante proveniente da Croazia e Slovenia in Italia, evadendo sistematicamente l’imposta sul valore aggiunto. Nell'operazione “Fuel family” sono scattate otto misure cautelari personali mentre nei confronti di 59 persone fisiche e 13 imprese sono stati sequestrati beni per circa 300 milioni di euro.

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