Un Mediterraneo “bollente”

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Il progetto mira a sviluppare nuove metodologie per prevedere e identificare le ondate di calore, comprenderne la propagazione e gli impatti su ambiente, biodiversità e attività economiche, quali pesca e acquacoltura

Sono i primi risultati del progetto CAREHeat finanziato dall’Agenzia Spaziale Europea.

Temperature sempre più bollenti del Mediterraneo: dal 10 maggio il mare è colpito da un’ondata di calore che ha innalzato la temperatura della superficie di circa 4 gradi rispetto alla media del periodo 1985-2005, con picchi superiori a 23 gradi. (Ticinonews.ch)

La notizia riportata su altre testate

Nell’ambito della situazione generale c’è quella particolare del golfo di Taranto: temperatura di cinque gradi più alta rispetto alla media. Anche altre zone italiane fanno registrare situazioni preoccupanti, che tali sono soprattutto per l’ecosistema di quei territori marini. (Noi Notizie)

Mediterraneo bollente, il progetto CAREHeat. Il progetto CAREHeat punta a studiare le ondate di calore marine, per ottenere maggiori conoscenze sulle loro cause e sui loro effetti. Mediterraneo bollente, perché è una pessima notizia. (leggo.it)

Anche altre zone italiane fanno registrare situazioni preoccupanti, che tali sono soprattutto per l’ecosistema di quei territori marini. Nell’ambito della situazione generale c’è quella particolare del golfo di Taranto: temperatura di cinque gradi più alta rispetto alla media. (Noi Notizie)

"Le attività di ricerca – aggiunge – sono iniziate con lo studio dell'ondata di calore che attualmente interessa ilpartendo dall'analisi dai dati satellitari disponibili che per primi hanno rilevato l'anomalia termica, con valori confrontabili con l'ondata di calore del 2003. (Borsa Italiana)

Il testo completo di questo contenuto a pagamento è disponibile agli utenti abbonati È quanto annunciano i ricercatori del Centro Euro-mediterraneo sui Cambiamenti Climatici: «Un’ondata di calore marino, iniziata all’inizio di maggio 2022, si sta ora diffondendo verso est nel Mar Mediterraneo. (quotidianodipuglia.it)

Il progetto mira a sviluppare nuove metodologie per prevedere e identificare le ondate di calore, comprenderne la propagazione e gli impatti su ambiente, biodiversità e attività economiche, quali pesca e acquacoltura (Gazzetta di Parma)