Gimbe: il virus avanza ma misure deboli, si va verso il lockdown

Rai News SALUTE

Va anche considerato che l'affanno del sistema di testing & tracing "aumenta la probabilità di sottostimare i casi, perché l'espansione del bacino di asintomatici non isolati accelera ulteriormente la diffusione del contagio".

Secondo l'Istituto Superiore di Sanità il tempo mediano tra inizio dei sintomi e prelievo/diagnosi è di 3 giorni (settimana 7-13 ottobre), ma potrebbe allungarsi considerando i tempi di analisi di laboratorio e di refertazione. (Rai News)

Ne parlano anche altre fonti

Non ha dubbi il presidente della Fondazione Gimbe Nino Cartabellotta, che da mesi monitora l’andamento della curva epidemica di Covid-19. La mancata prevenzione in risorse e monitoraggio secondo Cartabellotta ora «favorisce inesorabilmente l’ascesa dei contagi e vanifica gli effetti delle misure». (Open)

Pare, quindi, che il coprifuoco istituito ieri sera in Lombardia sarà solo l’inizio: e lo conferma anche la Fondazione Gimbe che ci parla anche di un altro punto molto importante. Fondazione Gimbe: “Misure troppo deboli contro il Coronavirus, il DPCM ci porterà ad un nuovo lockdown”. (CheDonna.it)

Questo perché – chiarisce la fondazione – il tempo medio tra contagio e comparsa dei sintomi è di 5 giorni (range 2-14 giorni). Si va verso un inevitabile lockdown. (Il Primato Nazionale)

DIRETTA. "Non essere riusciti a prevenire la risalita della curva epidemica quando avevamo un grande vantaggio sul virus oggi impone la necessità di misure di contenimento in grado di anticipare il virus. (Sky Tg24 )

Innanzitutto, si legge nel documento, i numeri del bollettino quotidiano “non rispecchiano affatto i casi del giorno” perché “dal contagio alla notifica intercorre un ritardo medio di 15 giorni”. Le misure introdotte sono “troppo deboli” rispetto alla “rapida impennata” della curva epidemica. (Il Fatto Quotidiano)

Coronavirus, la Fondazione Gimbe: “Contagi in crescita esponenziale, subito lockdown mirati” Questo “spingerà inevitabilmente il Paese proprio verso quel nuovo lockdown che nessuno vuole e che non possiamo permetterci”. (Dire)