Covid, Gimbe: “Il virus avanza velocemente, troppo deboli le misure adottate. Si va verso un lockdown”

La Stampa SALUTE

Se non invertiamo tendenza rapidamente serviranno misure drastiche". E ancora: «La necessità di emanare due Dpcm in una settimana conferma che il contenimento della seconda ondata viene affidato alla valutazione dei numeri del giorno con la progressiva introduzione di misure troppo deboli per piegare una curva dei contagi in vertiginosa ascesa».

«Davanti a una curva del contagio che s'impenna ogni giorno di più e ospedali che si riempiono inesorabilmente, «come in un de'ja'-vu nel giro di pochi giorni il Governo introduce ulteriori misure restrittive nel tentativo di frenare l'epidemia». (La Stampa)

Su altre fonti

Roma, 20 ott – Le misure anti-coronavirus dell’ultimo Dpcm non sono sufficienti. Questo perché – chiarisce la fondazione – il tempo medio tra contagio e comparsa dei sintomi è di 5 giorni (range 2-14 giorni). (Il Primato Nazionale)

Questo “spingerà inevitabilmente il Paese proprio verso quel nuovo lockdown che nessuno vuole e che non possiamo permetterci”. Coronavirus, la Fondazione Gimbe: “Contagi in crescita esponenziale, subito lockdown mirati” (Dire)

In alternativa, l’ombra del lockdown comincerebbe ad essere una reale possibilità che Cartabellotta, come molti altri, pregano di scongiurare. Non ha dubbi il presidente della Fondazione Gimbe Nino Cartabellotta, che da mesi monitora l’andamento della curva epidemica di Covid-19. (Open)

Pare, quindi, che il coprifuoco istituito ieri sera in Lombardia sarà solo l’inizio: e lo conferma anche la Fondazione Gimbe che ci parla anche di un altro punto molto importante. Le parole della Fondazione Gimbe parlano chiaro: ecco sta succedendo. (CheDonna.it)

DIRETTA. "Non essere riusciti a prevenire la risalita della curva epidemica quando avevamo un grande vantaggio sul virus oggi impone la necessità di misure di contenimento in grado di anticipare il virus. (Sky Tg24 )

Innanzitutto, si legge nel documento, i numeri del bollettino quotidiano “non rispecchiano affatto i casi del giorno” perché “dal contagio alla notifica intercorre un ritardo medio di 15 giorni”. Le misure introdotte sono “troppo deboli” rispetto alla “rapida impennata” della curva epidemica. (Il Fatto Quotidiano)