Fondazione Gimbe: "Misure deboli, così nuovo lockdown"

L'HuffPost SALUTE

La prima componente della “non strategia” e’ farsi guidare dai numeri del giorno per definire l’entità delle misure di contenimento, senza considerare le dinamiche attuali dell’epidemia, molto diverse da quelle della prima ondata.

La seconda componente - chiarisce ancora Gimbe - è il mancato allineamento tra le misure dei due DPCM e quanto previsto dalla circolare del 12 ottobre del Ministero della Salute. (L'HuffPost)

Su altre fonti

Il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe nella settimana 13-19 ottobre documenta numeri in aumento su tutti i fronti, dai nuovi contagi da coronavirus , ai ricoveri ospedalieri. DIRETTA. "Non essere riusciti a prevenire la risalita della curva epidemica quando avevamo un grande vantaggio sul virus oggi impone la necessità di misure di contenimento in grado di anticipare il virus. (Sky Tg24 )

Secondo l’Istituto Superiore di Sanità il tempo mediano tra inizio dei sintomi e prelievo/diagnosi è di 3 giorni (settimana 7-13 ottobre), ma potrebbe allungarsi considerando i tempi di analisi di laboratorio e di refertazione. (Dire)

In alternativa, l’ombra del lockdown comincerebbe ad essere una reale possibilità che Cartabellotta, come molti altri, pregano di scongiurare. La mancata prevenzione in risorse e monitoraggio secondo Cartabellotta ora «favorisce inesorabilmente l’ascesa dei contagi e vanifica gli effetti delle misure». (Open)

Si va verso un inevitabile lockdown. Roma, 20 ott – Le misure anti-coronavirus dell’ultimo Dpcm non sono sufficienti. (Il Primato Nazionale)

Pare, quindi, che il coprifuoco istituito ieri sera in Lombardia sarà solo l’inizio: e lo conferma anche la Fondazione Gimbe che ci parla anche di un altro punto molto importante. Fondazione Gimbe: “Misure troppo deboli contro il Coronavirus, il DPCM ci porterà ad un nuovo lockdown”. (CheDonna.it)

Innanzitutto, si legge nel documento, i numeri del bollettino quotidiano “non rispecchiano affatto i casi del giorno” perché “dal contagio alla notifica intercorre un ritardo medio di 15 giorni”. Le misure introdotte sono “troppo deboli” rispetto alla “rapida impennata” della curva epidemica. (Il Fatto Quotidiano)