Poche case e affitti alle stelle, Berlino vuole l’arma dell’esproprio

L'agone ESTERI

Sul tavolo della neoeletta prima sindaca, Franziska Giffey, il Sì al referendum contro i colossi dell’immobiliare.

Il quesito referendario – intitolato “Espropriare Deutsche Wohnen & Co!” – è stato approvato con il 56,4% dei voti, mentre il 39% si è dichiarato contrario.

Il motivo addotto dai giudici è che il mercato abitativo è regolato dagli Stati mentre le leggi sugli affitti sono federali

L’iniziativa “Espropriare Deutsche Wohnen and Co!”, infatti, non ha messo ai voti un disegno di legge, ma ha formulato un invito al Senato statale a occuparsene. (L'agone)

Su altri media

Nel frattempo, Vonovia è impegnata ad acquisire Deutsche Wohnen È ancora critica, ma ritiene che il risultato del referendum debba essere rispettato. (TGcomnews24)

In un referendum descritto come “rivoluzionario” dai media tedeschi, i berlinesi hanno votato in maggioranza a favore dell’esproprio a colossi dell’immobiliare che posseggono oltre 3.000 appartamenti nella capitale, come Vonovia e Deutsche Wohnen. (L'HuffPost)

A Berlino, la maggioranza della popolazione vive in affitto e centinaia di migliaia di appartamenti in città sono di proprietà di poche grandi aziende. Nella Capitale tedesca, infatti, contestualmente alle elezioni politiche nazionali si votava anche il referendum sull’emergenza abitativa. (idealista.it/news)

Argomenti che in tempi in cui le disuguaglianze sociali stanno emergendo in seguito ad una fortissima crisi pandemica, dovrebbero essere all’ordine del giorno Dopo che nei mesi scorsi una serie di associazioni sindacali, partiti di sinistra e rappresentanti dei cittadini è riuscita a raccogliere le 350mila firme richieste per indire questo referendum, Berlino è diventata pioniera in Europa sul fronte del diritto alla casa. (PRESSENZA – International News Agency)

Nonostante il risultato del referendum non sia vincolante, perché non legato a una legge specifica, la nuova sindaca Franziska Giffey e il nuovo governo della città-stato di Berlino non potranno non tenere conto di un risultato che riflette l’ostilità prevalente dei cittadini nei confronti delle grandi società immobiliari. (il Mitte)

Il risultato del referendum non è vincolante, ma pone alla nuova legislatura – e alla nuova sindaca della città Franziska Giffey – un problema ormai inaggirabile. Milano resta cara anche dopo la pandemia. (Open)