Senza bagnini e rimedi anti Covid, Molise vieta bagno su spiaggia libera

Primonumero INTERNO

Fare il bagno sui tratti di spiaggia libera della costa molisana è vietato e lo sarà fino a quando i Comuni riusciranno a mettersi in regola con le normative anti covid e il servizio di salvamento.

La normativa anti covid-19 infatti impone a chi va in spiaggia libera di non recarsi nei bagni degli stabilimenti balneari.

In particolare i Comuni devono ancora provvedere ad affidare il servizio di salvamento sui tratti di spiaggia libera. (Primonumero)

La notizia riportata su altre testate

I lidi si preparano a riaprire con nuove regole per contenere il contagio. Fotogramma. La Liguria riscrive le regole dell'estate al tempo del Coronavirus. (Sky Tg24 )

I Comuni prima dell’emanazione delle ordinanze dei piani di sicurezza non potevano né programmare né operare”. “La parte politica, quella amministrativa e quella tecnica di ogni Comune costiero – dichiara il sindaco – stanno collaborando senza sosta per ridurre al massimo i tempi di riapertura delle spiagge libere. (Primonumero)

Ovviamente i controlli ci sono e proseguiranno e saranno controllati anche i locali affinchè rispettino le regole e in particolare quella del divieto di somministrazione di alcolici ai minori. Per contrastare il fenomeno degli atti vandali in spiaggia il sindaco annuncia la chiusura anticipata dell'arenile. (Vivere Senigallia)

Utilizziamo le guardie civiche per presidiare l'arenile e soprattutto diamo un segnale che la legge è uguale per tutti". AI bagni 70-71 e ai bangi 50, sul lungomare Alighieri, sono stati divelti e danneggiati lettini e ombrelloni. (Vivere Senigallia)

Nelle prossime ore si attende invece l’approvazione del Regolamento per la le spiagge libere, che al momento rimangono una grande incognita. Su pedalò e pattini si potrà andare al massimo in 2 persone, o 4 persone se dello stesso nucleo familiare. (Primonumero)

La data della partenza era stata fissata per il 18 maggio, dopo l’ennesimo dpcm firmato da Conte. Il risultato è che gli stabilimenti balneari dell’isola sono aperti a macchia di leopardo, un po’ sì e un po’ no. (La Nuova Sardegna)