Cyberattacchi, la Cina risponde a Biden: "Accuse irresponsabili"

La Repubblica ESTERI

Dopo le parole di ieri del presidente americano Joe Biden, dell’Europa e della Nato sugli attacchi hacker contro i server di Microsoft Exchange, com’era prevedibile è arrivata la risposta di Pechino: accuse “infondate e irresponsabili”.

Dopo la guerra dei dazi, le frizioni sul 5G, la delicata partita di Taiwan, le accuse di “genocidio” a danno della minoranza musulmana degli uiguri nel Xinjiang e le proteste per la repressione a Hong Kong, quello sulla cybersicurezza è soltanto l’ultimo caso nello scontro sempre più a tutto campo tra Washington e Pechino

Di più: “Sono proprio gli Stati Uniti i campioni mondiali dei cyber-attacchi”. (La Repubblica)

Su altre fonti

“Se siete vaccinati non correte il rischio di essere ospedalizzati o di finire nel reparto di rianimazione o di morire”, ha affermato il presidente Usa. “È semplice: abbiamo una pandemia per coloro che non sono vaccinati”. (Ticinonews.ch)

In un lungo post, Facebook aveva poi snocciolato tutta una serie di numeri per ribaltare totalmente le affermazioni del presidente Usa e della sua portavoce. Psaki aveva anche citato una ricerca che individuava 12 super diffusori di fake news: questa dozzina da sola sarebbe responsabile del 73% di tutta la disinformazione su Facebook. (Corriere della Sera)

La media giornaliera è salita dai 13.700 nuovi contagi del 6 luglio agli oltre 37.000 nuovi casi del 20 luglio. La Food and Drugs Administration (Fda) statunitense darà il via libera finale ai vaccini, finora approvati in via d’emergenza, entro l’autunno. (Corriere del Ticino)

E questo nonostante l’ultimo comunicato che arriva dal Canada e che, paradossalmente, quasi mette in una posizione di imbarazzo la Casa Bianca. Il testo completo di questo contenuto a pagamento è disponibile agli utenti abbonati (ilmattino.it)

lubhouse ha concluso la fase di lancio e ora ha aperto i download a tutti gli utenti iOS e Android. Poco più di dodici mesi dal lancio quindi la app che ha contribuito a cambiare molti social network, Facebook e Twitter in primis che hanno lanciato nell'ultimo anno servizi analoghi, diventa ape (Yahoo Finanza)

Un braccio di ferro, iniziato venerdì scorso, dopo che – davanti ai giornalisti – Joe Biden aveva dichiarato che le grandi piattaforme online fossero responsabili di diffondere falsità e disinformazione sul Covid-19. (Panorama)