Transazioni con Pos: si ragiona su azzeramento costi per micro

QuiFinanza ECONOMIA

Si torna con insistenza a parlare delle commissioni sui POS, dopo il fallito tentativo del governo di spingere l'obbligatorietà sino a 60 euro con sanzioni di 30 euro più il 4% del valore della transazione per chi non accettasse il pagamento (Per approfondire vedi quale era la proposta iniziale del governo in Manovra). Adesso si ragiona sull'ipotesi di azzeramento delle commissioni per i micro-pagamenti e su un sistema che consenta ai piccoli negozianti di ammortizzare il costo delle transazioni per i pagamenti al di sotto dei 30 euro. (QuiFinanza)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Ricordiamo, infatti, che l’utilizzo della carta di credito o del bancomat in un qualsiasi esercizio commerciale, per un cliente, non prevede dei costi. Lo stesso discorso non vale per il professionista, che è dall’altra parte del bancone. (Finanza.com)

Ma non è l'unico: l'esecutivo guidato da Giorgia Meloni sta studiando alcune misure per dare seguito all'impegno preso in occasione della legge di Bilancio, quando è sfumato l'addio all'obbligo di Pos per i pagamenti sotto i 60 euro. (Money.it)

L’idea sarebbe di offrire un credito d’imposta del 30% sulle commissioni sostenute, che potrebbe essere utilizzato per compensare i debiti fiscali del mese successivo. Questo bonus non sarebbe cumulabile con il reddito e non potrebbe essere inserito nell’Irap. (Il Fatto Vesuviano)

La Manovra 2023, ha previsto l’introduzione di una sorta di Bonus POS per compensare i costi di commissione sui pagamenti digitali a carico di negozianti e professionisti che erogano servizi al cittadino. (PMI.it)

Con il Decreto Aiuti quater dello scorso novembre, è stato approvato il Bonus pos 2023. Si tratta di un incentivo rivolto agli esercenti per acquistare il pos. Vediamo insieme i dettagli del Bonus (scopri le ultime notizie sul fisco e sulle tasse e poi leggi su Telegram tutte le news sui pagamenti dell’Inps. (The Wam)

Per tale ragione, si sta ragionando sul Bonus Pos. ll governo pensava di limitare l’utilizzo del Pos ma c’è stato il secco no dall’Unione Europea. Sono sempre più i consumatori che scelgono di pagare con la carta invece che con i contanti. (ilmessaggero.it)