Pos, tavolo entro il 1° marzo. Ipotesi commissioni zero sui micropagamenti

Il Sole 24 ORE ECONOMIA

Archiviata, per lo stop di Bruxelles, la cancellazione dell’obbligo di Pos per i pagamenti sotto i 60 euro e delle sanzioni per chi non accetta la moneta digitale (30 euro, più il 4% del valore della transazione), il governo è al lavoro per rispettare quanto previsto dalla legge di bilancio per il 2023 e trovare una soluzione che permetta di alleggerire le commissioni sui pagamenti elettronici. Alle transazioni con Bancomat o carte di credito sono dedicati i commi 386 e 387 dell’articolo 1 della legge di bilancio approvata dal Parlamento alla fine dello scorso anno, che stabiliscono una deadline chiara: entro 60 giorni dall’entrata in vigore, dunque entro il 1° marzo, dovrà essere adottato un decreto del ministro dell’Economia per istituire un tavolo permanente tra le categorie interessate (dall’Abi alle aziende che offrono servizi e prodotti per i pagamenti digitali) incaricato di «valutare soluzioni per mitigare l'incidenza dei costi delle transazioni elettroniche di valore fino a 30 euro a carico degli esercenti attività di impresa, arti o professioni che presentino ricavi e compensi relativi all'anno di imposta precedente di ammontare non superiore a 400.000 euro». (Il Sole 24 ORE)

La notizia riportata su altre testate

La Manovra 2023, ha previsto l’introduzione di una sorta di Bonus POS per compensare i costi di commissione sui pagamenti digitali a carico di negozianti e professionisti che erogano servizi al cittadino. (PMI.it)

L’idea sarebbe di offrire un credito d’imposta del 30% sulle commissioni sostenute, che potrebbe essere utilizzato per compensare i debiti fiscali del mese successivo. Questo bonus non sarebbe cumulabile con il reddito e non potrebbe essere inserito nell’Irap. (Il Fatto Vesuviano)

Ecco quello che devi sapere sul Bonus pos 2023: che cos’è, a chi spetta e come funziona. 5 ' di lettura (The Wam)

Questo per via dei costi da erogare da parte delle attività. Ora, invece, l’attuale esecutivo pensa di intraprendere la strada che si dirige verso le commissioni tramite credito di imposta. (ilmessaggero.it)

Il governo è al lavoro per migliorare il sistema dei pagamenti Pos, in particolare per abbassare le spese che sono in capo ai commercianti. Uno degli obiettivi è quello di eliminare le imposte per i così detti micro pagamenti. (I-Dome.com)

Il primo obiettivo del governo sul Pos è quello di azzerare le commissioni. Ma non è l'unico: l'esecutivo guidato da Giorgia Meloni sta studiando alcune misure per dare seguito all'impegno preso in occasione della legge di Bilancio, quando è sfumato l'addio all'obbligo di Pos per i pagamenti sotto i 60 euro. (Money.it)