Cirio ottimista: Piemonte verso l’arancione

Prima Vercelli INTERNO

Il valore Rt è infatti sceso ulteriormente sotto l’1, attestandosi a 0.9 per l’Rt puntuale e a 0.88 per l’Rt medio.

“I dati del pre-report settimanale, che verrà validato domani dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità, confermano un progressivo miglioramento della situazione epidemiologica in Piemonte – sottolinea il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio -.

Si riduce il numero di nuovi casi segnalati e anche il numero di focolai attivi o nuovi. (Prima Vercelli)

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Naturalmente il report deve essere validato entro domani dalla Cabina di regia nazionale, ma in base a questi parametri siamo fiduciosi che il Piemonte possa ritornare arancione già dalla prossima settimana Torino – “I dati del pre-report settimanale, che verrà validato domani dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità, confermano un progressivo miglioramento della situazione epidemiologica in Piemonte”. (LaGuida.it)

- Advertisement -. Ma come ogni assistente vocale che si rispetti, anche in questo caso non mancano alcune perplessità relative alla privacy degli utenti, al modo in cui funziona, come ascolta e come vengono utilizza i dati raccolti. (HelpMeTech)

Lo riporta una nota della Regione Piemonte (LaPresse) – Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha appena confermato per il Piemonte il passaggio in zona arancione a partire da lunedì, ma ha anche segnalato che in due province l’incidenza è ancora sopra la soglia di allerta. (LaPresse)

Il valore Rt è infatti sceso ulteriormente sotto l’1, attestandosi a 0.9 per l’Rt puntuale e a 0.88 per l’Rt medio. La pressione ospedaliera resta alta, ma in fase di stabilizzazione (59% l’occupazione dei posti di terapia intensiva e 67% l’occupazione dei posti letto ordinari)». (QC QuotidianoCanavese)

Riflessioni che dovrnano essere prese in considerazione se non nell’emergenza sanitaria, subito dopo epr ripensare l’organizzazione sanitaria piemontese Tre le fragilità indicate: il protocollo per le cure domiciliari sull’attivazione delle Usca, che sono troppo poche e che dunque non possono rispondere a chi potrebbe evitare anche il ricovero in ospedale, l’assistenza domiciliare integrata, e la fragilità del raccordo tra ospedali e medici di famiglia. (LaGuida.it)

Questo in relazione al dato generale piemontese, con dei valori che registrano una maggiore attività nel Torinese rispetto al resto della regione Leggi anche: Coronavirus, i nuovi casi sono oltre 1600. (La Stampa)