Alitalia, c’è l’ok di Bruxelles: Ita potrà volare dal 15 ottobre - L'Unione Sarda.it

L'Unione Sarda.it ECONOMIA

"Su Alitalia si è perso fin troppo tempo: migliaia di persone rischiano di rimanere senza un lavoro, e interi territori potrebbero essere isolati

L'estate oramai è iniziata e le rotte migliori rischiano di essere preda di altre compagnie.

La nuova società sarà pienamente operativa a partire dal prossimo 15 ottobre, data in cui è previsto il decollo dei primi voli".

"Si è conclusa positivamente la discussione con la Commissione europea sulla costituzione di Italia Trasporto Aereo (Ita). (L'Unione Sarda.it)

Su altre testate

La nuova compagnia partirebbe con una mini flotta con solamente 52 aerei senza prospettive sul lungo raggio. di Claudia Marin Via libera dell’Ue alla nuova Ita, copia in piccolo di Alitalia – metà della flotta e meno di un terzo dei dipendenti – che avrà il suo primo decollo il 15 ottobre. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Il Piano industriale prevede anche la dismissione di un importante numero di slot a Fiumicino e a Linate La “nuova” Alitalia decollerà il prossimo 15 ottobre senza lo storico programma fedeltà Millemiglia. (ilGiornale.it)

E in contemporanea il nuovo consiglio di amministrazione approva il piano industriale. I lavoratori Alitalia che “potrebbero essere assunti nella nuova compagnia sono 2800 nel 2021 e 5750 nel 2022”. (L'HuffPost)

La compagnia potrà acquisire tramite negoziazione diretta con l’amministrazione straordinaria gli asset di volo ma senza il marchio Alitalia, che sarà ceduto con gara alla quale Ita potrà partecipare. Secondo quanto riporta Repubblica avrebbe commentato così l’arrivo di Ita al posto di Alitalia: «Noi investiremo 4 miliardi in Italia, con nuove basi e 6 mila assunzioni (FormulaPassion.it)

La flotta, che era prevista in 52 aerei nel piano approvato lo scorso 18 dicembre, successivamente ridimensionata a 47, torna a 52 a nuova Ita spiccherà il volo il prossimo 15 ottobre con una flotta dimezzata di 52 aerei e con soli 2.800 dipendenti rispetto agli attuali 11mila. (Startmag Web magazine)

Una parte verrà assorbita nelle attività collaterali di cui la nuova compagnia potrà essere azionista ma non proprietaria. Proprio per segnare la rottura con il passato anche il marchio, come altre attività (fra cui la manutenzione e i servizi a terra) verranno messi all’asta. (Quotidiano del Sud)