Processo-Regeni azzerato. Ecco le ragioni del flop

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Ecco spiegata l'impossibilità tecnica da parte della Corte d'Assise di Roma di far svolgere il processo-Regeni

Con l'entrata in vigore nel 2014 della modifica dell'articolo 420 bis, questa facoltà del giudice (la cosiddetta «dichiarazione di contumacia») è stata cancellata.

D'obbligo fare un passo indietro, cercando di spiegare in punta di diritto quanto accaduto 48 fa ore nell'aula bunker di Rebibbia. (ilGiornale.it)

Ne parlano anche altri media

Ci vorrà almeno un anno prima che un giudice torni a pronunciarsi sulla possibilità di celebrare il dibattimento per l’uccisione di Giulio Regeni. Eppure nessun esponente di governo o leader di partito ha sentito l’esigenza di prendere posizione sull’azzeramento del processo: un silenzio difficile da comprendere, che costituisce un segnale preoccupante. (La Repubblica)

Naturalmente il governo italiano può cercare altre strade per ottenere risposte diverse dal Cairo A quel punto il processo piomberà in una sorta di limbo, sospeso sine die, in attesa che l’Egitto decida diversamente di fronte alle nuove richieste da reiterare ogni anno. (Corriere della Sera)

A questo punto, scrive Il Post, la vicenda giudiziaria deve ripartire dall’udienza preliminare, per dimostrare che gli imputati siano effettivamente a conoscenza del processo Secondo il Gup, il caso era abbastanza notorio per poter giudicare valida la notifica, ma il tribunale ha deciso di annullare il processo. (TIMgate)

“Altro schiaffo, 007 egiziani accontentati”, il Fatto Per una sentenza “ineccepibile e ovvia”, che non viene però accettata dalla stampa italiana. (Il Riformista)

L'amarezza della famiglia del ricercatore friulano. Udienza del gup entro fine gennaio per rintracciare gli 007 egiziani (TGLA7)

Sarebbe stata (sarà, speriamo) la prima volta, a memoria, di un processo in Italia a funzionari di un governo straniero. È stato fermato, dunque, il processo di Roma al generale e ai tre colonnelli dei servizi segreti egiziani accusati della barbara uccisione di Giulio Regeni. (Avvenire)