Calenda: «Se Draghi indisponibile mi candido io». Rebus alleanze e strategie del Patto Repubblicano

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È Mario Draghi, secondo Carlo Calenda, l'unica persona che «bisogna tenere a fare il presidente del Consiglio».

Dal centrodestra Giovanni Toti mischia le carte, definendo «il programma di Carlo Calenda per molti aspetti condivisibile»

Per essere chiari: @Azione_it e @Piu_Europa hanno avviato discussioni con tutti i partiti e le personalità politiche che non hanno fatto cadere Draghi.

Alleanze e strategie. (ilmattino.it)

Su altri media

Calenda: “Il centro sono io”. Il leader di Azione presenta il «patto repubblicano» con Bonino e dialoga con il Pd per arginare la destra. (La Stampa)

Una dichiarazione che si riferisce, nemmeno troppo velatamente, all’ipotesi di una candidatura di Enrico Letta come candidato premier del centrosinistra. “Nessuno può avere dubbi su ciò che pensano Letta e il Pd su profilo e caratura di Draghi. (Sky Tg24 )

Letta: “Lavoriamo tutti per allearci con Azione. Borghi: «Non siamo come la destra che litiga sul premier prima ancora di fare le liste». Carlo Bertini (La Stampa)

E così Matteo Renzi accarezza sempre di più l'idea di correre da solo alle elezioni politiche del 25 settembre. I suoi tengono a precisare che con i dem e Calenda "le interlocuzioni sono comunque attive", ma nei fatti le strade vanno via via allontanandosi (L'HuffPost)

Dopo aver annunciato a squarciagola di non essere disponibile all'accozzaglia, Calenda ha messo da parte la coerenza e si è detto pronto a salire sul carro dem. È stato un incontro tra amici, ma l’amicizia non è sufficiente: bisogna vedere se condividiamo le idee” (ilGiornale.it)

Per cui se domani Draghi dicesse che non è disponibile, allora mi candiderei io. Il leader di Azione: "Noi pensiamo a un governo Draghi bis con una forte componente riformista e ci candidiamo a far questo, ma un Paese non si può fermare solo ad una persona". (Sky Tg24 )