Imprese femminili: prima, dopo e durante il Coronavirus

Il Sole 24 ORE ECONOMIA

La pandemia ferma i viaggi in tutto il mondo, ma non il progetto di Duygu, che sposta (temporaneamente) il focus del progetto dal noleggio a breve termine a quello a lungo termine

Laureata in Turchia, si trasferisce nel 2007 per frequentare un master al Politecnico di Milano.

È brava: trova subito lavoro in una grande azienda del nostro Paese e per dieci anni sembra destinata a una promettente carriera. (Il Sole 24 ORE)

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In tutto, nella capitale se ne contano 102.589, mentre nel Lazio sono più di 145mila. «Fra il 2015 e il 2019 – spiega Lorenzo Tagliavanti, Presidente della Camera di Commercio di Roma – le imprese femminili a Roma hanno conosciuto una crescita molto importante, con un aumento di oltre 7300 imprese registrate e un aumento del tasso di femminilizzazione dal 20,2 al 20,6». (Il Messaggero)

A fine 2020 si registra un calo dello 0,29% delle imprese guidate da donne, per un totale di 4mila attività in meno rispetto al 2019. Secondo Confesercenti, la pandemia di coronavirus ha fatto registrare un calo dello 0,29% delle attività guidate da imprenditrici. (Sky Tg24 )

Negli ultimi cinque anni le donne imprenditrici sia su Venezia che su Rovigo avevano registrato dei cali molto più contenuti rispetto agli uomini. (VeneziaToday)

Possiamo dire che nel mondo globalizzato bisogna essere pronti ad affrontare il cambiamento, e sappiamo che la rotta dovrà essere un’idea di futuro. Lo smart working, ad esempio, per molte professioni può essere una modalità per conciliare vita e lavoro” (News Rimini)

Il Covid imprime una battuta d’arresto alla corsa che stava vivendo da sei anni l’imprenditoria femminile: il bilancio del 2020 certifica infatti un calo dello 0,29% delle aziende guidate da donne, ovvero 4mila attività in meno rispetto al 2019. (Leggo.it)

Nella città delle oltre 102 mila imprese femminili, arriva nel giorno della Donna per le aspiranti manager il bando «Idea Innovativa» dalla Camera di Commercio ed un premio per dieci di queste aziende (più due menzioni speciali). (Corriere della Sera)