Coronavirus, DiaSorin: entro fine aprile il test per riconoscere gli anticorpi

Milano, 7 aprile 2020 - DiaSorin ha completato al Policlinico San Matteo di Pavia gli studi necessari al lancio di un nuovo test sierologico ad alto volume di processamento per rilevare la presenza di anticorpi nei pazienti infettati dal SARS-CoV-2.

L'attuale base installata di piattaforme LIAISON XL, pari a circa 5.000 unita' nel mondo, di cui oltre 500 in Italia, vanta una presenza geografica capillare a livello mondiale in istituzioni ospedaliere di primaria importanza e in laboratori commerciali. (IL GIORNO)

Su altre fonti

Coronavirus, patente di immunità: tutto quello che c’è da sapere su questo rivoluzionario esame che a breve potrebbe diventare realtà. Il responso arriverebbe poi in un’ora e, se positivo, il paziente riceverebbe la certificazione che attesta l’immunità al Coronavirus, ovvero la patente d’immunità. (Inews24)

In Italia potranno essere processati circa 500.000 campioni al giorno. Il test italiano serve a rilevare chi, dopo aver contratto il virus ed essere considerato guarito perché i due tamponi a distanza di qualche giorno sono negativi, ha sviluppato quegli anticorpi che gli consentiranno di non ammalarsi di nuovo, in pratica certifica una patente di immunità. (Tutto Napoli)

Il test sierologico serve a rilevare chi, dopo essere risultato postivi al Covid-19 ed esserne guarito, con due test negativi, ha sviluppato quegli anticorpi che gli consentiranno di non ammalarsi di nuovo, quella che gli esperti hanno definito “patente di immunità”. (Il Riformista)

DiaSorin ha completato presso il Policlinico San Matteo di Pavia gli studi necessari al lancio di un nuovo test sierologico ad alto volume di processamento per rilevare la presenza di anticorpi nei pazienti infettati dal SARS-CoV-2. (Il Mattino)

La validazione di questi test, come ha spiegato l’esperto, “avverrà sulla base di 4 criteri”: l'elevata sensibilità e specificità dei test per evitare falsi positivi o falsi negativi, test realizzabili in tempi brevi, applicabili su larga scala e di facile applicazione. (Sky Tg24 )

Il grosso del lavoro sarà riorganizzare le modalità con cui individuare nuovi focolai e bloccarli», chiarisce poi che le aziende si dovranno preoccupare di far mantenere le giuste distanze ai lavoratori e dotarli di adeguate protezioni. (Leggo.it)