"Gli smartphone di migliaia di politici e giornalisti spiati col software Pegasus": scoppia il caso

Today.it ESTERI

Orban nega qualsiasi responsabilità. L'inchiesta è stata condotta dal Washington Post e da altri 16 testate giornalistiche.

"Migliaia di politici e giornalisti spiati". La reazione del primo ministro ungherese Viktor Orban non ha tardato ad arrivare.

Fondata nel 2010, l'azienda -secondo il Washington Post- vanta clienti in 40 paesi

Nella lista, secondo il Washington Post, figurano anche primi ministri. (Today.it)

La notizia riportata su altre testate

L’attacco attraverso Pegasus viene avviato mediante un’esca, ovvero l’intrusione, nel caso degli smartphone, tramite una videochiamata (prevalentemente su WhatsApp) in cui non serve che la vittima risponda. (Cyber Security 360)

Esplode il caso “Pegasus Project” dopo un’inquietante inchiesta sullo spionaggio di smartphone tramite spyware condotta da Amnesty International e Forbidden Stories, un ente giornalistico senza scopo di lucro con sede a Parigi. (MobileWorld)

Un’indagine condotta da 17 diverse testate giornalistiche ha scoperto che Pegasus è stato anche utilizzato per spiare gli smartphone di oltre 180 giornalisti. — Sushant Singh (@SushantSin) July 19, 2021. (Lega Nerd)

Ma quando decine di giornalisti, avvocati, docenti universitari e persino parlamentari hanno scoperto che il loro cellulare era stato infettato con un software che li trasformava in potenziali bersagli, allora Pegasus è venuto allo scoperto Lo scandalo è esploso a metà giugno del 2017. (la Repubblica)

Le infezioni del malware Pegasus di NSO costituirebbero solo una parte di una distribuzione più ampia contro i principali attori della società civile in tutto il mondo. Il tabloid inglese The Guardian sostiene che tra i governi che avrebbero utilizzato lo spyware Pegasus ci sarebbe quello dell’Ungheria, nonostante la secca smentita di Viktor Orban (Computer Magazine)

L’azienda israeliana messa sotto accusa replica duramente, affermando che la NSO Group ha “fermamente negato false accuse basate su ipotesi errate” e “teorie non avvalorate”, ribadendo che è impegnata in “una missione per salvare vite umane”. (Il Messaggero)