Nuove conferme su Google Pixel 6: sarà lo smartphone Android perfetto

Quest’anno invece con Pixel 6 e Pixel 6 Pro Google sembra aver rotto gli indugi: i due saranno degli smartphone che tenteranno sì di offrire un’esperienza software senza paragoni ma con un hardware da primi della classe.

Un cambiamento quasi radicale che è stato innescato dal primo chip sviluppato in casa da Google, il Tensor che troverà posto sia su Pixel 6 che su Pixel 6 Pro.

Grande attenzione alla fotografia sui Pixel 6. (Libero Tecnologia)

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E invece tale onore è spettato alla serie Samsung Galaxy Watch4, sebbene gli orologi del colosso coreano siano dotati di un’interfaccia personalizzata dall’azienda. (TuttoAndroid.net)

Tuttavia, siamo certi che lo “scalino” del comparto fotografico, piuttosto evidente guardando i due telefoni di profilo, non sarà gradito da tutti (anche se, usando una custodia, verrà praticamente “nascosto”). (TuttoAndroid.net)

A disposizione degli abbonati potrebbe esserci uno smartphone (a scelta tra Pixel 6 e 6 Pro e probabilmente a fronte di un contributo iniziale). Pixel Pass: This appears to be a blend of the iPhone upgrade plan where you can get a new phone every year and the Apple One Subscription (Tech Princess)

Non dovete aspettare l’evento del 19 ottobre per saperne di più sui nuovi Google Pixel 6 e 6 Pro: sono infatti state individuate alcune pagine del rivenditore tedesco Mediamarkt che anticipano molte delle novità che troveremo sui telefoni di questa nuova serie, prezzo di partenza incluso. (macitynet.it)

Si è parlato molto soprattutto del chip Tensor, realizzato in proprio da Google, che consente ad entrambi i device di avere dei vantaggi significativi. (Tech4Dummies)

La cosa che svetta di più è il bumper posteriore, che, letteralmente, "svetta", soprattutto nelle immagini di profilo. In attesa di un lancio sempre più vicino, fissato per martedì 19 ottobre alle ore 19, Pixel 6 e Pixel 6 Pro vengono nuovamente svelati da @evleaks, che questa volta ci mostra i due smartphone in due diverse colorazioni per ciascuno. (Androidworld)