Il Google Play Store è sicuro? Gli esperti Check Point non ne sono convinti

Il Google Play Store è sicuro?

E come fanno questi malware a ingannare i controlli del Google Play Store?

Gli esperti di Check Point non sono ancora convinti della sicurezza del Google Play Store, come dimostra già il titolo dell’intervento pubblicato sul blog ufficiale (“Il Google Play Store è sicuro?

Gli esperti di Check Point (azienda specializzata in sicurezza) fanno il punto dopo aver scoperto nuove app pericolose per gli smartphone Android degli utenti. (TuttoAndroid.net)

Ne parlano anche altri media

A seguire trovate il badge per raggiungere la pagina del launcher nel Play Store di Google. In quest’ottica Sentien Launcher aiuta l’utente a contrastare l’impulso di controllare lo smartphone con troppa frequenza. (TuttoAndroid.net)

Tanto che ha deciso di rimuovere dal Play Store quasi 600 applicazioni che non rispettavano le linee guida fornite dalla società. La maggior parte delle applicazioni sembrano essere state sviluppate tra Cina, India e Singapore, con un pubblico inglese come riferimento. (Androidworld)

aken è un clicker: si impossessa cioè del dispositivo cliccando su qualsiasi cosa appaia sullo schermo e accede ai dati personali. La loro visualizzazione poteva avvenire in maniera del tutto inaspettata, compromettendo o interferendo con l'usabilità stessa del dispositivo nelle sue funzioni principali. (HDblog)

Google e app maligne: una lotta antica come il “Play Store”. Nel 2019 la cesoia di BigG è intervenuta contro un’altra azienda cinese (anch’essa quotata in borsa), CooTek. Di recente infatti, Il colosso di Mountain View ha rimosso dal suo store più di 600 applicazioni per “pubblicità fuorviante”. (Telefonino.net)

Google: quando entrerà in vigore questa nuova politica. La politica cambierà ad aprile, ma gli sviluppatori possono chiedere feedback sulle loro eventuali problematiche a partire da maggio. Ciò che è “necessario” secondo Google potrebbe non essere lo stesso per tutti gli altri. (Tecnoandroid)

Tra questi annunci, spiega Google, ci sono quelli "fuori contesto", che gli sviluppatori malintenzionati mostrano quando l'utente non sta usando le loro app. (La Repubblica)