C'è anche l'annuncio: il Getty restituisce Orfeo e le sirene ma non Lisippo

Infine il ringraziamento: «Apprezziamo il nostro forte e fruttuoso rapporto con il Ministero della Cultura italiano», ha affermato Potts

Nel comunicato emesso dal Getty però si dice che il museo sta inoltre collaborando con il Ministero della Cultura per organizzare la restituzione di altri quattro oggetti a data da destinarsi.

Tra questi però non figura il Lisippo.

Il J. Paul Getty Museum di Los Angeles ha annunciato che restituirà in Italia un gruppo di figure in terracotta a grandezza naturale noto anche come Orfeo e le sirene. (corriereadriatico.it)

Se ne è parlato anche su altri media

L’inchiesta che ha attestato l’appartenenza delle statue all’Italia è stata effettuata dall’ufficio della procura di Manhattan, nello specifico da Matthew Bogdanos, il quale ha anche portato alla riconsegna di altri 142 reperti archeologici L’arrivo di queste figure è previsto a Roma a settembre per poi essere esposti in una raccolta organizzata dal ministero della Cultura. (Culture)

L’opera verrà restituita al nostro Paese dal californiano Getty Museum, dopo che un’inchiesta aveva evidenziato come le sculture sarebbero state trafugate illegalmente. Del gruppo fa parte una statua raffigurante un uomo seduto nell’atto di intonare un canto e suonare la lira, tradizionalmente identificato con Orfeo. (Il Primato Nazionale)

IL Museo ha spiegato che i primi tre di questi oggetti furono acquisiti da J. Il Getty Museum restituisce all’Italia Orfeo e le sirene: erano arrivate illegalmente negli Usa Il Getty Museum di Los Angeles restituirà all’Italia alcune opere, tra cui un gruppo di sculture noto come Orfeo e le sirene, arrivate illegalmente negli Usa. (Fanpage.it)

Il gruppo, noto anche come "Orfeo e le Sirene" partirà per Roma in settembre per venire esposto in una raccolta pubblica designata dal ministero della Cultura. I primi tre pezzi erano stati acquistati dal Getty negli anni Settanta, il quarto nel 1996. (quotidianodipuglia.it)

Perché quel quadro si trova in Francia per una ragione semplice: fu lo stesso genio toscano a portarlo con sé nel 1516 quando si recò alla corte del sovrano Francesco I e a venderglielo (la Repubblica)

Le statue, veri e propri capolavori del IV secolo avanti Cristo, proverrebbero, infatti, proprio dall’area tarantina a cui lo stesso Getty aveva già restituito negli anni scorsi antichi manufatti ceramici di produzione apula esposti poi al MArTA nella mostra “Mitomania” nell’aprile del 2019. (LecceSette)