Digital government, il giudizio dell'Ocse sull'Italia: luci e ombre

Agenda Digitale ESTERI

In media, nei paesi dell’OCSE, questi organismi hanno sei delle sette responsabilità consultive e tre delle cinque responsabilità decisionali indagate nel sondaggio.

Open government data. I paesi dell’OCSE continuano a mostrare progressi nel rendere i dati di enti pubblici disponibili a tutti in formati aperti, gratuiti e accessibili.

L’adozione di un modello standardizzato per la gestione dei progetti ICT è utilizzata da 21 paesi OCSE e da due paesi partner (Brasile e Colombia). (Agenda Digitale)

Su altre testate

Un di Caritas Italia, formulato grazie ai dati forniti dall’Istat, sottolinea che nel nostro Paese ci sono circa 5 milioni di individui in stato di povertà assoluta: si tratta dell’8,4% della popolazione. (Buongiorno Slovacchia)

Hanno segnato un rimbalzo il Regno Unito (+0,3%) e la Germania (+0,1%), dopo avere segnato -0,2% nel secondo trimestre. Un bambino su sette nei Paesi dell'area Ocse vive in povertà: è quanto emerge dal rapporto Ocse “Cambiare le probabilità per i bambini vulnerabili: costruire opportunità e resilienza”, da cui emerge che dalla crisi del 2008 la condizione infantile è peggiorata in due terzi dei Paesi Ocse. (Sky Tg24 )

I dati rivelano che in Italia la situazione è più grave della media Ocse, con un bambino su 6 in condizioni di disagio. Secondo i dati diffusi dall’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo un bambino su 7 vive in condizioni di povertà. (CEInews)

I dati sono diffusi dall'Ocse alla vigilia del 30° anniversario della Convenzione Onu dei diritti di infanzia e adolescenza. Dal rapporto intitolato "Cambiare le probabilità per i bambini vulnerabili: costruire opportunità e resilienza" emerge che la condizione infantile è peggiorata nei due terzi dei Paesi Ocse dalla crisi del 2008. (Rai News)

Bambine e bambini che si vedono strappata di mano, spesso irrimediabilmente, la possibilità di costruirsi il futuro che sognano e al quale hanno pieno diritto. (insalutenews)

L’incertezza sul commercio globale e la minore domanda esterna continueranno a pesare sull’export e sugli investimenti delle aziende”, indica l’Ocse. (QuiFinanza)