Pensioni ultima ora: stop Quota 100 per riforma totale

Termometro Politico INTERNO

Condividi su. Pensioni ultima ora: stop Quota 100 per riforma totale. Pensioni ultima ora: la partita è apertissima.

E al momento è molto difficile fare stime circa quello che sarà il futuro previdenziale dopo Quota 100.

Pensioni ultima ora, confronto aperto governo-sindacati. Altrettanto ferma è l’opposizione dei sindacati rispetto alle prime ipotesi avanzate emerse durante il confronto.

Cioè esattamente il giorno dopo la data di scadenza di Quota 100.

In teoria non si può escludere che le nuove regole entrino in vigore già dal prossimo anno sostituendo di fatto Quota 100. (Termometro Politico)

Ne parlano anche altri media

(Fotogramma). La riforma delle pensioni potrebbe portare a un taglio sugli assegni finali: due ipotesi al vaglio del governo giungono a questa conclusione. La seconda ipotesi di riforma delle pensioni per garantire comunque la flessibilità in uscita prevederebbe un taglio sull’assegno finale più contenuto. (Adnkronos)

A quanto pare, anche nell'ordinanza del TrIbunale di Milano, verrebbe sottolineato un altro punto che riguarda in modo specifico le pensioni d'oro. Adesso però tocca anche al Tribunale di Milano che con un'altra ordinanza di fatto riprende in modo chiaro i principi già espressi dalla Corte dei Conti. (ilGiornale.it)

Il sottosegretario all’economia aggiunge poi: ” Io non escludo di anticipare la conclusione di Quota 100. Riforma Pensioni ultime notizie: addio a quota 100 a fine 2020? (PensioniPerTutti.it)

I dati sono ovviamente al netto delle misure entrate in campo l’anno scorso, ovvero Reddito di cittadinanza, pensione di cittadinanza e Quota 100, che nel frattempo hanno ulteriormente appesantito il fardello. (Corriere Quotidiano)

I beneficiari di prestazioni totalmente o parzialmente assistite sono 7.889.693, vale a dire il 49,3% dei pensionati totali. DOPPIO ASSEGNO PER 1 PENSIONATO SU QUATTRO – Numeri alla mano, infatti, nel 2018 il 67,2% dei pensionati percepisce 1 prestazione, il 24,8% dei pensionati percepisce 2 prestazioni, il 6,7% 3 prestazioni e l’1,3% addirittura 4 o più prestazioni. (QuiFinanza)

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. (Morningstar)