Quanto pesano i rincari? Lecco al 13° posto per quelli di luce e gas

LeccoToday ECONOMIA

Nella top ten delle città sotto la media nazionale anche Palermo, in ottava posizione con +23,1% e Roma, al nono posto con +23,6%

L'inflazione è decollata per colpa dei beni energetici, senza i quali a ottobre scenderebbe dal 3% all'1,1%.

Lecco è al 13° posto per i rincari relativi a luce e gas.

L'Unione Nazionale Consumatori ha condotto uno studio stilando la classifica completa delle città con i maggiori rincari per quanto riguarda luce, gas e per le spese di trasporto dei mezzi privati (benzina, gasolio, pneumatici…), elaborando i dati Istat dell'inflazione di ottobre. (LeccoToday)

La notizia riportata su altre testate

Al secondo posto Gorizia, +15,3 per cento, e al terzo Trieste con +15,1 per cento. Considerando le regioni a vincere questa non gratificante classifica è il Friuli-Venezia Giulia con un +14,4 per cento (Prima Treviso)

L'Unione Nazionale Consumatori ha condotto uno studio stilando la classifica completa delle città con i maggiori rincari per quanto riguarda luce, gas e per le spese di trasporto dei mezzi privati (benzina, gasolio, pneumatici…), elaborando i dati Istat dell'inflazione di ottobre. (AnconaToday)

A stilare la classifica delle città italiane con gli aumenti più pesanti è stata l’Unione Nazionale Consumatori su elaborazione dei dati Istat dell’inflazione di ottobre. Sul podio nazionale ci sono Verona con +37,5 per cento, Bologna con +36,4 per cento e Forlì e Cesena con +34,5 per cento. (Il Cittadino)

La città più virtuosa d'Italia è Cagliari, +18,5%, seguita da Sassari (+18,6%) e in terza posizione Catania (+19%). La provincia di Forlì-Cesena tra le province con i rincari relativi a luce e gas più alti. (ForlìToday)

E' quanto emerge da uno studio dell'Unione Nazionale Consumatori sulle città con i maggiori rincari per quanto riguarda luce, gas e per le spese di trasporto dei mezzi privati (benzina, gasolio, pneumatici…), elaborando i dati Istat dell'inflazione di ottobre. (CasertaNews)

La provincia di Forlì-Cesena si è conquistata il terzo gradino del podio grazie al rincaro dei prezzi di energia elettrica, gas e altri combustibili. Inflazione decollata proprio per via dei beni energetici, «senza i quali – sottolinea l’associazione – a ottobre scenderebbe dal 3% all’1,1%». (Corriere Romagna)