Zaporizhzhia, centrale nucleare sotto attacco

QUOTIDIANO NAZIONALE ESTERI

Colpito da una fatwa dell'ayatollah Khomeini nel 1989, era costretto a vivere nascosto e sotto la protezione del governo britannico.

'I figli della mezzanotte' il libro che gli diede la fama letteraria

(QUOTIDIANO NAZIONALE)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Scatta l'ordine: Ucraina, la situazione precipita. . Non è il momento della vanità e delle dichiarazioni altisonanti» L'ambasciatore ucraino SergiyKyslytsya ha ribattuto: «La Russia ricorre a pericolose provocazioni e alla messa in scena del bombardamento della stessa centrale. (Liberoquotidiano.it)

Lo ha dichiarato il rappresentante permanente della Russia presso le Organizzazioni internazionali a Vienna, Mikhail Ulyanov, in un'intervista alla Tass. Mosca ritiene che l'Agenzia internazionale per l'energia atomica "non dovrebbe rinviare la visita alla centrale nucleare di Zaporizhzhia" e inviare una sua missione all'impianto "a fine agosto o inizio settembre". (La Sicilia)

Ieri è stata colpita la città di Enerhodar, dove ha sede la centrale, e la centrale stessa. Ancora razzi sulla centrale nucleare di Zaporizhzhia e ancora scambi di accuse tra Russia e Ucraina sulla paternità degli attacchi. (ilGiornale.it)

Proseguono poi le accuse reciproche tra Russia e Ucraina: il presidente ucraino Zelensky ha parlato di «ricatto nucleare russo», esortando la comunità internazionale a «reagire immediatamente» per costringere le truppe di Mosca a lasciare l’impianto Sempre Rogov ha riferito al canale televisivo Rossiya-24 che al momento, «la centrale nucleare è in modalità operativa. (L'INDIPENDENTE)

Lo scorso 11 agosto, un nuovo attacco vicino la centrale di Zaporizhzhia aveva dato vita all’ennesimo botta e risposta tra Kiev e i filorussi nel Donbass. Ancora bombe vicino alla centrale nucleare di Zaporizhzhia: lo rende noto su Telegram il capo dell’amministrazione militare regionale, Valentyn Reznichenko. (Open)

La centrale nucleare di Zaporizhzhia è il più grande impianto nucleare sul suolo europeo e uno dei più grandi al mondo. È necessario urgentemente un accordo a livello tecnico per stabilire un perimetro di sicurezza e demilitarizzazione, in modo da garantire la sicurezza dell’intera area”. (ISPI)