Giornalista di al-Jazeera morta negli scontri israeliani-palestinesi

Il Fatto Quotidiano INTERNO

L’ambasciatrice Usa all’Onu, Linda Thomas-Greenfield, chiede un’inchiesta trasparente sulla reporter di Al-Jazeera uccisa in Cisgiordania.

Una giornalista della rete televisiva in lingua araba al-Jazeera, Shireen Abu Aqleh, è stata uccisa nel mezzo di uno scontro tra soldati israeliani e palestinesi, avvenuto nella città di Jenin, a nord della Cisgiordania.

Secondo al-Jazeera, la cronista – che aveva doppia nazionalità americana e palestinese – è stata uccisa ” a sangue freddo dalle forze israeliane”. (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altri media

La sua uccisione costituisce una grave violazione del diritto internazionale umanitario e potenzialmente un crimine di guerra ai sensi dello Statuto di Roma della Corte penale internazionale. Dall’1 maggio lei è relatrice speciale per le Nazioni Unite sui diritti umani nei Territori palestinesi occupati (left)

A più di due giorni dalla morte della giornalista, lo scambio di accuse sulle responsabilità dell’accaduto non accenna a placarsi. (la Repubblica)

Per i palestinesi il colpevole dell’omicidio della giornalista è un soldato israeliano, ma anche loro non possono identificarlo da soli Come avevamo anticipato a Open Fact-checking, l’unico possibile indiziato dell’omicidio della giornalista di Al Jazeera potrebbe essere un soldato israeliano. (Open)

L'esercito israeliano ha fatto sapere che sta indagando sulla possibilità che i giornalisti "siano stati colpiti da palestinesi armati" durante gli scontri (Fanpage.it)

L'Autorità Palestinese ha accusato Israele di aver ucciso Abu Akleh e una condanna unanime per la morte della donna e la politica israeliana in Cisgiordania è arrivata dalla comunità internazionale. Secondo l’indagine preliminare, almeno sei uomini hanno aperto il fuoco contro palestinesi armati che si trovavano vicino ad Abu Akleh e altri giornalisti. (Fanpage.it)

Non ci sarà una indagine criminale. Shireen Abu Akleh . (Il Manifesto)