Peste suina: veterinari, lockdown maiali? 'Di fatto già c'è, allevamenti in biosicurezza'

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Ecco che è fondamentale una sorveglianza epidemiologica, il monitoraggio dei cinghiali intercettati o trovati morti, ci auguriamo che i focolai siano legati all'introduzione dall'estero, o per commerci fraudolenti o più verosimilmente per abitudini alimentari soprattutto legati all'Est Europa, di salumi non a norma che poi buttati nei cassonetti dei rifiuti sono stati poi intercettati dai cinghiali"

Roma, 24 mag. (Tiscali Notizie)

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Il virus del vaiolo delle scimmie può causare malattie gravi in ​​alcuni gruppi di popolazione, come bambini piccoli, donne in gravidanza e persone immunosoppresse». L’Ecdc rassicura sulla gravità dei casi rilevati finora: «La maggior parte dei casi al momento risultano essere lievi nella sintomatologia. (Tp24)

È possibile pagarle solamente 1 euro, praticamente il costo di un caffè. Esiste un Paese del Sud Italia in cui si possono acquistare case a 1 euro. (InformazioneOggi.it)

La Capua ha evidenziato che se il virus «entrasse nel settore suinicolo, saremmo costretti a misure come il lockdown degli animali e ad un blocco dell'export dei prodotti» Con la peste suina che minaccia i suini, Matteo Bassetti propone il lockdown dei maiali. (leggo.it)

"Di fronte a un virus che scappa ci vogliono misure drastiche come le abbiamo avute per gli essere umani, io credo che il lockdown dei maiali o una quarantena potrebbe essere uno strumento". Qualcosa nella catena di controllo della peste suina non ha funzionato, se dal Piemonte è passata in Liguria e oggi è nel Lazio". (GenovaToday)

Un “lockdown degli animali” in Italia, è questo secondo la virologa Ilaria Capua, intervistata dal Corriere della Sera, il possibile scenario che potrebbe manifestarsi nel caso in cui la peste suina arrivasse negli allevamenti. (IVG.it)

I suini poi andrebbero distrutti perché non è possibile mangiarli, e poi - conclude - c'è da considerare lo spreco alimentare legato alle granaie e ai mangimi che andrebbero buttati" Diciamo che oggi nelle zone dove è stato registrato un focolaio, di fatto ogni allevamento è un''isola' che non deve essere invasa da nessun tipo di fattore di rischio". (Adnkronos)