Siria: 34 bambini uccisi solo nelle ultime 4 settimane / Mondo / Home

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L'Unicef ricorda a tutte le parti in conflitto in Siria «che i bambini devono sempre essere protetti, che non sono un bersaglio e che tutti coloro che deliberatamente continuano a uccidere i bambini saranno ritenuti responsabili».

L'Unicef ricorda a tutte le parti in conflitto in Siria che i bambini devono essere protetti sempre, non sono un obiettivo e coloro che li uccidono deliberatamente ne dovranno rispondere». (Toscanaoggi.it)

La notizia riportata su altri giornali

Per molti siriani il conflitto in Siria è uno scontro tra grandi potenze mondiali, così che governo e ribelli non si rappacificheranno finché saranno marionette mosse da altri. C’è un ruolo per noi cristiani anche fuori dal paese: appoggiare i processi di pace attraverso la giustizia riparativa, ricostruendo una società civile onesta, ecumenica e dialogante in cui formare la classe politica siriana del futuro. (Il Regno)

Intanto ieri, 4 dicembre, nei locali parrocchiali, «perché fuori non possiamo fare nulla», si sono radunati i bambini per la festa di santa Barbara. A parlare è padre Hanna Jallouf, francescano della Custodia di Terra Santa e parroco latino di Knaye, nella Valle dell’Oronte. (Romasette.it)

Cinquecento chilometri circa separano Qamishili da Idlib, le due zone nel nord della Siria, vicine al confine turco, dove ancora si combatte. Un attentato rivendicato dall’Isis che, come se non bastasse, ha fatto ripiombare la comunità cristiana locale nella paura. (CEInews)

Siria, da Qamishili e Idlib si alza la voce dei cristiani: “Basta guerra! Pagano solo i più deboli e gli innocenti”. Qamishili e Idlib sono le zone nel nord della Siria, vicine al confine turco, dove ancora si combatte. (La Difesa del Popolo)

Chaiban fa notare come il numero di bambini uccisi sta aumentando mentre le violenze continuano implacabili in diverse parti della Siria: «In quasi nove anni di conflitto, il principio fondamentale della protezione dei bambini è stato completamente ignorato. (Romasette.it)

L’Unicef ricorda a tutte le parti in conflitto in Siria “che i bambini devono sempre essere protetti, che non sono un bersaglio e che tutti coloro che deliberatamente continuano a uccidere i bambini saranno ritenuti responsabili”. (Servizio Informazione Religiosa)