Crolla un palazzo in Siria: ci sono almeno 12 morti, si scava tra le macerie alla ricerca di superstiti

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Siria, crolla un palazzo: 12 morti, tra cui un bambino. Tragedia in Siria: dodici persone sono rimaste uccise nel crollo di un palazzo nel nord del paese, nella città di Aleppo.

Il crollo, stando ad un comunicato diramato dal Consiglio Comunale di Aleppo, sarebbe avvenuto per uno smottamento del terreno sul quale era stato costruito il palazzo.

Forti piogge ad Aleppo nei giorni scorsi. Nei giorni scorsi su Aleppo ci sono state forti piogge: probabilmente la causa principale del corpo. (Centro Meteo italiano)

Su altri media

«Un dato sconcertante – dice a proposito dei 34 bambini uccisi nelle ultime 4 settimane – come anche la violenza incessante che continua in diverse parti della regione. (Romasette.it)

Cinquecento chilometri circa separano Qamishili da Idlib, le due zone nel nord della Siria, vicine al confine turco, dove ancora si combatte. Idlib rappresenta l’ultimo bastione rimasto in mano ai ribelli armati e ai terroristi, anche stranieri, del fronte jihadista di Hayat Tahrir al-Sham. (CEInews)

Per molti siriani il conflitto in Siria è uno scontro tra grandi potenze mondiali, così che governo e ribelli non si rappacificheranno finché saranno marionette mosse da altri. Forse solo nel 2022 si affronteranno i nodi più problematici con una vera transizione politica, facendo la giustizia e costruendo la pace. (Il Regno)

Attaccano l’esercito siriano quando cala la nebbia perché questa impedisce l’uso degli aerei rendendo i soldati di Assad più facili da colpire. Intanto ieri, 4 dicembre, nei locali parrocchiali, «perché fuori non possiamo fare nulla», si sono radunati i bambini per la festa di santa Barbara. (Romasette.it)

L’Unicef ricorda a tutte le parti in conflitto in Siria “che i bambini devono sempre essere protetti, che non sono un bersaglio e che tutti coloro che deliberatamente continuano a uccidere i bambini saranno ritenuti responsabili”. (Servizio Informazione Religiosa)

Siria, da Qamishili e Idlib si alza la voce dei cristiani: “Basta guerra! Attaccano l’esercito siriano quando cala la nebbia perché questa impedisce l’uso degli aerei rendendo i soldati di Assad più facili da colpire. (La Difesa del Popolo)