Polonia-Bielorussia: le “luci verdi” della società civile polacca

La Difesa del Popolo ESTERI

“Nessuno è illegale”. Continuano i tentativi disperati dei migranti di lasciare la Bielorussia ed entrare in Polonia.

Ora invece molte persone ci contattano perché vogliono aiutare

Polonia-Bielorussia: le “luci verdi” della società civile polacca.

“Molte persone – aggiunge Amelia – stanno mandando soldi, altri raccolgono beni necessità che stanno inviando verso il confine.

Settori della società civile polacca sostengono i diritti dei migranti come racconta Amelia, che chiede di non mettere il suo vero nome per evitare “problemi”. (La Difesa del Popolo)

Su altre testate

I PROFUGHI NON HANNO L’EPAGGIAMENTO ADATTO. “I profughi non hanno l’equipaggiamento adatto. Chi è nascosto o bloccato nei boschi non sopravvivrà, e anche se la neve non attacca, si rischia comunque di cadere a causa del terreno umido e scivoloso”. (Dire)

Così decidono di spostare i Goti, e organizzano lunghe colonne per mandarli in quelle che saranno, dicono, le loro sedi definitive Sono i Goti, un intero popolo in fuga, che chiedono asilo dentro ai confini dell’Impero”. (Prima Pagina Chiusi)

Nel buio in cui è precipitata la Fortezza Europa, c’è ancora una speranza fatta di piccole lucine verdi che brillano quasi spudoratamente oltre le teste dei soldati, il filo spinato e le camionette della polizia che sigillano il confine tra Polonia e Bielorussia (La Stampa)

"Illuminiamo la notte dell’Europa e la sofferenza di uomini e donne esuli, che bussano alla porta e che non hanno luogo dove andare e dove stare. Noi non ci voltiamo dall’altra parte e lasceremo accesa sui nostri canali social la lanterna verde per chiedere all’Europa di accogliere queste persone. (Gazzetta della Spezia e Provincia)

I PROFUGHI NON HANNO L’EPAGGIAMENTO ADATTO. “I profughi non hanno l’equipaggiamento adatto. I migranti al confine tra Bielorussia e Polonia stamani si sono svegliati con la neve. (PRESSENZA – International News Agency)

Mustafa è una delle 13 vittime della foresta di Biaowiea, al confine tra Polonia e Bielorussia, dove da mesi sono intrappolati migliaia di migranti, spinti da Lukashenko e respinti da Varsavia. Sponsor by. (TGNEWS24)