Al confine Polonia-Bielorussia, nella foresta dell’orrore

La Stampa ESTERI

Mustafa Murshed Al-Raimi, yemenita di 37 anni, è stato seppellito ieri mattina nel cimitero tataro di Bohoniki, vicino al confine con la Bielorussia, dalla comunità musulmana locale.

La sua tomba, decorata da rami di abete e circondata da pietre, ora sta vicino ad altre due identiche, quella del 19enne siriano Ahmed Al-Hassan e quella di un migrante africano ignoto

(La Stampa)

La notizia riportata su altre testate

Sponsor by. Perché la zona è blindata a occhi e aiuti, nessuno può entrare, nessuno può uscire, nessuno sa cosa succede. (TGNEWS24)

I PROFUGHI NON HANNO L’EPAGGIAMENTO ADATTO. “I profughi non hanno l’equipaggiamento adatto. I migranti al confine tra Bielorussia e Polonia stamani si sono svegliati con la neve. (PRESSENZA – International News Agency)

Ora invece molte persone ci contattano perché vogliono aiutare “Nessuno è illegale”. Continuano i tentativi disperati dei migranti di lasciare la Bielorussia ed entrare in Polonia. (La Difesa del Popolo)

Alcune zattere si ribaltano perché sovraccariche o trascinate dalla corrente del fiume, altre perché gruppi di Goti, senza aspettare il benestare delle autorità romane, cercano di passare di nascosto, affidandosi a “scafisti” improvvisati”. (Prima Pagina Chiusi)

"Illuminiamo la notte dell’Europa e la sofferenza di uomini e donne esuli, che bussano alla porta e che non hanno luogo dove andare e dove stare. Accendiamo una Lanterna verde sui luoghi istituzionali, nei presepi, sugli alberi di Natale, alle finestre, sulle navi. (Gazzetta della Spezia e Provincia)

I PROFUGHI NON HANNO L’EPAGGIAMENTO ADATTO. “I profughi non hanno l’equipaggiamento adatto. Chi è nascosto o bloccato nei boschi non sopravvivrà, e anche se la neve non attacca, si rischia comunque di cadere a causa del terreno umido e scivoloso”. (Dire)