Ucraina, Caracciolo a La7: “Stanno venendo al pettine i nodi della sanzioni volute dagli Usa

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E questo perché comincia ad avere problemi interni, in particolare con il reggimento Azov.

Caracciolo fa notare come i problemi interni al governo di Kiev, uniti a “un atteggiamento più compromissorio dei principali paesi occidentali, rischi di “inasprire la situazione ancora di più”.

“Stanno venendo al pettine i nodi delle sanzioni, che sono state volute soprattutto dagli americani per dividere gli europei dai russi. (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altri media

L’intervista al presidente ucraino andata in onda su Porta a Porta ha fornito molti spunti. “Zelensky è stato accusato di aver abbandonato i combattenti all’Azovstal – dice Caracciolo – che infatti gli hanno fatto pervenire minacce piuttosto serie”. (Nicola Porro)

“I colloqui sono interrotti, il processo negoziale è stato bloccato da Kiev, che non mostra alcun interesse per un dialogo serio”. ***. Ore 14.10 – Putin: “Kiev non interessata al dialogo, colloqui interrotti”. (L'Unione Sarda.it)

Ha però sottolineato che la Crime già prima della guerra era una repubblica indipendente dell'Ucraina con un suo parlamento e una sua autonomia e a rilanciato la possibilità di trovare una pace, mettendo da parte per ora la crimea: " Sono pronto a parlare con Putin, ma i russi devono andarsene. (Repubblica TV)

Nel frattempo il segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha avuto una conversazione telefonica con il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg. 'abbandono della politica di neutralità da parte di Helsinki e' "un errore", ha spiegato Vladimir Putin in una telefonata con il presidente finlandese Sauli Niinisto (AGI - Agenzia Italia)

-31:04). Il valore stimato dell’imbarcazione. si aggira. intorno ai 700 milioni di euro (Pagella Politica)

Tutti gli ospedali distrutti dagli occupanti, tutte le scuole, tutte le università che hanno bombardato, tutte le case, i ponti, le aziende, ricostruiremo tutto», ha assicurato Secondo Zelensky dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina le truppe russe «hanno distrutto 570 strutture sanitarie e 101 ospedali, è una cosa senza senso, è una barbarie. (Open)