In diverse città italiane i cittadini sono in fila per denunciare Draghi

L'INDIPENDENTE INTERNO

In questi giorni in diverse zone d’Italia i cittadini si stanno recando presso le Procure della Repubblica o in alternativa presso le caserme delle Forze dell’Ordine con il fine di denunciare il governo Draghi, accusato del reato di violenza privata.

Va poi citata anche Biella, dove nella giornata di martedì scorso la sezione di Italexit della città ha depositato presso la caserma locale 47 denunce contro il governo Draghi. (L'INDIPENDENTE)

Ne parlano anche altri giornali

A spiegare l’iniziativa ai microfoni di ArezzoWebInforma è Ilaria Isacchi, del No Paura Day di Arezzo. Anche ad Arezzo, mercoledì 26 gennaio, decine di cittadini si sono riuniti davanti la Questura per depositare la denuncia preparata dall’avvocato Marco Mori. (Come Don Chisciotte)

C’è anche un altro modulo prestampato in circolazione: lo ha redatto un altro avvocato – dichiara Giovanni Manzo, ex militante pentastellato – Adesso, davanti al tribunale di Lecce, tanti cittadini in coda per presentare una denuncia/querela contro Draghi. (Corriere Salentino)

Oggi la fila in questura, mentre altre richieste simili sono state presentate nelle scorse settimane anche in procura a Como Una ventina di persone si è presentata questa mattina in questura a Como. (EspansioneTv)

Protagonisti della iniziativa, che in forma analoga si sta svolgendo anche in altre città italiane - Bologna, Perugia, Firenze tra esse - alcune decine di attivisti del movimento napoletano che, pur senza necessariamente essere contro la vaccinazione in sé, ne contestano l’obbligatorietà e, soprattutto, i risvolti legati al Green pass ed alle stringenti limitazioni che esso determina per chi non ne sia in possesso (Corriere del Mezzogiorno)

– Anche a Lecce, no vax e no green pass in fila -senza mascherina- in tribunale per denunciare il governo Draghi per violenza privata. (TeleRama News)

I numeri ancora non si conoscono ma in procura sarebbero almeno una trentina, più altre sparse presentate tra stazioni e commissariati decentrati. Peccato che Draghi a Genova il 31 gennaio non verrà e non ci saranno neppure altri ministri per sostituirlo. (Genova24.it)