Progettavano un attentato terroristico in Italia, fermati dai carabinieri del Ros due presunti jihadisti

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Tanto è vero che il fermo non è stata convalidato e su richiesta dello stesso pm la giovane è stata rimessa in libertà.

Radicaizzati sul Web. Il ventenne avrebbe anche seguito video in cui si spiega come realizzare perossido di acetone mescolando sostanze chimiche in una certa proporzione

Sventato un attentato terroristico di matrice islamica in Italia.

Secondo le indagini i due avrebbero progettato di compiere in Italia un attentato con ordigni esplosivi, in nome dell'organizzazione terroristica "Stato Islamico" (IS). (Tiscali Notizie)

Ne parlano anche altre fonti

I due si sono incontrati sui social e due anni fa si sono sposati in moschea nel senese. “Una miscela che – ha precisato il comandante del Ros, il generale Pasquale Angelosanto – che è paragonabile a circa 280-300 grammi di tritolo. (RadioSienaTv)

Ma, dietro quell’apparente normalità, marito e moglie avrebbero nascosto ben altro: un percorso di radicalizzazione jihadista domestica che avrebbe dovuto sfociare in un attentato nella città del Concilio. (LAPRESSE)

Il giudice, evidentemente, ha ritenuto non vi fosse tale pericolo ma la questione posta da Ambrosi è senz'altro fondata. Insomma la dimostrazione che c'è bisogno di politica e politica di alto profilo per affrontare certi argomenti che sono di grande importanza per il sistema Paese e ciclicamente si ripropongono (il Dolomiti)

Nei confronti del terrorismo islamista non si deve mai abbassare la guardia, nemmeno quando le notizie a riguardo ci sembrano distanti e lontane. (clicca qui per vedere il video del loro addestramento). (la VOCE del TRENTINO)

È di queste ore la notizia dell'inchiesta in Trentino da parte dei Ros dei Carabinieri di una giovane coppia, marito (ora ai domiciliari) e moglie, entrambi nati in Italia, che secondo gli inquirenti stavano progettando un attentato ispirato dallo Stato Islamico. (la Repubblica)

Nel corso dell’operazione, sono state eseguite alcune perquisizioni che hanno consentito di sequestrare materiale informatico e prodotti chimici – precursori per la fabbricazione di ordigni esplosivi – consegnati al Raggruppamento Investigazioni Scientifiche per gli accertamenti tecnici Secondo i piani criminosi, dopo aver commesso l’attentato, i due si sarebbero dovuti recare in Africa per unirsi alla predetta organizzazione terroristica. (il Fatto Nisseno)